venerdì 29 novembre 2013

Charlotte Gainsbourg e Jamie Bell nella nuova clip di 'Nymphomaniac'

Il red band trailer ci ha dato un'idea di come sarà 'Nymphomaniac', il film porno di Lars Von Trier che in otto capitoli ci racconterà la storia della protagonista Joe (C.Gainsbourg).

Nei prossimi giorni ci sarà il primo incontro del regista con la stampa ma già sappiamo che la versione "soft" durerà 4 ore e verrà presentata il 25 dicembre con un'anteprima in Danimarca, la versione "hardcore" invece durerà più di 5 ore e sarà pronta per il 2014.
A detta del produttore, Von Trier è molto soddisfatto delle due versioni, in particolare quella lunga e integrale che il regista definisce "artistica", l'idea è quella di poter rendere visibile il film a più persone possibili, se avesse fatto solo quella estesa sarebbe andato incontro a censura, tagli, compromessi con le distribuzioni dei vari paesi mentre con le due versioni c'è possibilità di scelta. Il produttore comunque rassicura, anche la versione "clean" avrà tanto sesso e tanta nudità.

Entrambe le versioni saranno divise in due, la versione esplicita avrà una prima parte di 2 ore e mezza e una seconda di 3 ore circa. Negli Stati Uniti intanto la versione "clean" va verso il divieto NC-17.

Mentre aspettiamo di saperne di più dal diretto interessato, ecco una nuova clip dal capitolo 6 del film, con Jamie Bell che consegna il suo particolare regalo di Natale a Charlotte Gainsbourg... che subito e senza dire una parola si prepareranno ad usare. Un accenno del seguito della scena si è visto anche nell'esplicito trailer uscito nei giorni scorsi.

Ecco la clip e l'introduzione scritta, ATTENZIONE! le immagini presentano scene di nudo:

"Chapter 6: The Eastern and the Western Church (The Silent Duck)

The Eastern Church is often referred to as the Church of Joy, and the Western Church as the Church of Suffering.

Should you make a mental journey from Rome eastwards, you’ll find that you move away from guilt and pain, and towards light and joy.

However, what Joe comes to learn is that pain and pleasure can be closer than you’d think."



Nel cast del film troviamo anche Shia LaBeouf, Christian Slater, Stellan Skarsgard, Stacy Martin, Uma Thurman, Willem Dafoe, Udo Kier e Connie Nielsen.

Nuove immagini di 'Transformers: Age of Extinction'

Empire pubblica otto nuove immagini del prossimo film di Michael Bay, 'Transformers: Age of Extinction', nuovo capitolo della saga che vedrà stavolta Mark Wahlberg protagonista principale. Nelle foto vediamo dei momenti dal backstage, effetti speciali e alcuni attori del nuovo cast.

E sul film Michael Bay ha dichiarato: "Volevo che il primo Transformers non fosse troppo cool, mentre questo è molto più cinematografico ed elegante. Non voglio scemenze né momenti sciocchi o goffi, come ci era accaduto con l’ultimo. Non dico che questo capitolo sia un reboot, ma di sicuro è un capitolo nuovo e completamente diverso dai precedenti".

Negli USA il film uscirà il 27 giugno.









giovedì 28 novembre 2013

'Pirati dei Caraibi 5', tanti rumor sul film. Christoph Waltz nel cast?

La saga dei 'Pirati dei Caraibi' continua. Dopo gli incredibili incassi della trilogia di Gore Verbinski e del quarto capitolo firmato da Rob Marshall, un quinto film era inevitabile. Scelto il titolo, 'Dead Men Tell No Tales', e i registi Joachim Rønning e Espen Sandberg, ora manca solo una data d'uscita precisa. Intanto ecco qualche rumor.

Il sito IndieWire ha elencato una serie di possibilità riguardo alla trama e al cast, che ovviamente vedrà di nuovo Johnny Depp nei panni del famigerato Jack Sparrow.

- la stregoneria e le streghe avranno un ruolo centrale nella storia;

- ci sarà una nuova protagonista femminile a far da spalla a Jack Sparrow, sarà una donna di scienza che verrà sospettata di stregoneria;

- fra i protagonisti ci sarà un fantasma, ex membro delle forze armate britanniche, schierato con Capitan Barbossa (che quindi dovrebbe tornare);

- due giovani contadini inglesi faranno da sottotrama, prendendo il posto lasciato vuoto dalla storia di Orlando Bloom e Keira Knightley;

- il film potrebbe iniziere con "un matrimonio piuttosto scomodo" e il culmine comporterà il mito del Triangolo delle Bermuda;

- Jack Sparrow e la sua ciurma andranno alla ricerca del Tridente di Poseidone;

- il cattivo di turno sarà Capitan Brand, anche lui alla ricerca del Tridente e a caccia di vendetta su Jack Sparrow colpevole di avergli ucciso il fratello;

- secondo il Daily Mail, Keith Richards tornerà nei panni del padre di Jack;

- il villain del film, Capiran Brand, potrebbe essere interpretato dal due volte premio Oscar Christoph Waltz;

- per il ruolo della protagonista femminile gira il nome di Rebecca Hall;

- le riprese dovrebbero partire ad inizio 2014.

Al momento sono solo tanti rumor, alcuni in effetti molto interessanti, ma chissà quanti e quali sono veri. Aspettiamo news ufficiali.

Hunger Games: La Ragazza di Fuoco - La recensione




Se il primo capitolo della saga di 'Hunger Games' al cinema ci aveva piacevolmente colpito, il secondo è addirittura migliore!

Katniss, la ragazza di fuoco, è tornata. Inizialmente inconsapevole di ciò che ha causato durante gli ultimi Hunger Games, vive nella bolla costruita intorno a lei e Peeta in cui sono costretti a fingere di essere innamorati per seguire la scia del gioco. Una bolla che viene frantumata quando scoprono che i distretti di Panem iniziano a ribellarsi di fronte alla dittatura del Presidente Snow. Katniss e Peeta continuano a fingere sperando di non far scoppiare una guerra e tenere così in salvo tutto il popolo, ma questo non basta a convincere il Presidente che, con l'aiuto del nuovo stratega, decide che per la 75a edizione degli Hunger Games verranno scelti come tributi i vincitori ancora in vita delle precedenti edizioni.

Francis Lawrence ci propone un vero e proprio sequel, senza titoli di testa o 'sigle', costruito a tutti gli effetti come parte centrale di un finale che si prospetta epico. Cambia il tipo di regia, non c'è più la telecamera 'a spalla' del primo film, è tutto molto più statico e impostato. Questa scelta, insieme alla fotografia ancora più fredda del primo film, ci da un senso di inquietudine che aumenta man mano che si va avanti con la storia, aiutato anche da alcuni momenti di violenza in strada e dalle varie ribellioni che sono sempre più frequenti. I personaggi crescono e si evolvono. Chi prima si era arreso dalle circostanze, con Katniss come simbolo, riesce a risollevarsi e avere una speranza per il futuro. Altri invece, ciechi nel loro vivere bene a Capitol City, iniziano ad aprire gli occhi e capire quanto sia sbagliato il mondo in cui vivono.

L'ottimo cast del primo film viene impreziosito da alcune new entry, come Philip Seymour Hoffman e una fantastica Jena Malone, che riesce a tenere il film a livelli alti. Jennifer Lawrence, nonostante sia coperta da troppo fondotinta, riesce a fare la sua parte, anche se in alcuni momenti risulta un po' eccessiva. Sorprende, ma non troppo, Josh Hutcherson che migliora di film in film e dimostra di essere capace di stare al fianco dei premi Oscar.

'La Ragazza di Fuoco' è un ottimo film, capace di intrattenere e colpire il pubblico, con un finale molto aperto che spingerà, per chi non l'ha già fatto, ad andare a leggere i romanzi.

martedì 26 novembre 2013

Independent Spirit Awards 2014 - le nomination

Annunciate pochi minuti fa le nomination degli Independent Spirit Awards, "gli Oscar" del cinema indipendente.

A farla da padrona quest'anno è '12 Years a Slave' di Steve McQueen che raccoglie il maggior numero di nomination.
Fra i migliori film stranieri c'è anche 'La Grande Bellezza' di Paolo Sorrentino, oltre che 'La Vita di Adele' di Abdel Kechiche.

Non ci sono i grossi titoli, tutti i film nominati agli Spirit Awards hanno un budget inferiore ai 20 milioni di dollari, ma molti dei nominati sono destinati a raccogliere tante nomination durante la stagione dei premi.

Ecco l'elenco dei nominati.

BEST FEATURE (Award given to the Producer, Executive Producers are not awarded)
12 Years a Slave - PRODUCERS: Dede Gardner, Anthony Katagas, Jeremy Kleiner, Steve McQueen, Arnon Milchan, Brad Pitt, Bill Pohlad
All Is Lost - PRODUCERS: Neal Dodson, Anna Gerb
Frances Ha - PRODUCERS: Noah Baumbach, Scott Rudin, Rodrigo Teixeira, Lila Yacoub
Inside Llewyn Davis - PRODUCERS: Ethan Coen, Joel Coen, Scott Rudin
Nebraska - PRODUCERS: Albert Berger, Ron Yerxa

BEST DIRECTOR
Shane Carruth - Upstream Color
J.C. Chandor - All Is Lost
Steve McQueen - 12 Years a Slave
Jeff Nichols - Mud
Alexander Payne - Nebraska

BEST SCREENPLAY
Woody Allen - Blue Jasmine
Julie Delpy, Ethan Hawke & Richard Linklater - Before Midnight
Nicole Holofcener - Enough Said
Scott Neustadter & Michael H. Weber - The Spectacular Now
John Ridley - 12 Years a Slave

BEST FIRST FEATURE (Award given to the director and producer)
Blue Caprice DIRECTOR/PRODUCER: Alexandre Moors; PRODUCERS: Kim Jackson, Brian O’Carroll, Isen Robbins, Will Rowbotham, Ron Simons, Aimee Schoof, Stephen Tedeschi
Concussion - DIRECTOR: Stacie Passon; PRODUCER: Rose Troche
Fruitvale Station - DIRECTOR: Ryan Coogler; PRODUCERS: Nina Yang Bongiovi, Forest Whitaker
Una Noche - DIRECTOR/PRODUCER: Lucy Mulloy; PRODUCERS: Sandy Pérez Aguila, Maite Artieda, Daniel Mulloy, Yunior Santiago
Wadjda - DIRECTOR: Haifaa Al Mansour; PRODUCERS: Gerhard Meixner, Roman Paul

BEST FIRST SCREENPLAY
Lake Bell - In A World
Joseph Gordon-Levitt - Don Jon
Bob Nelson - Nebraska
Jill Soloway - Afternoon Delight
Michael Starrbury - The Inevitable Defeat of Mister and Pete

JOHN CASSAVETES AWARD – Given to the best feature made for under $500,000. Award given to the writer, director, and producer. Executive Producers are not awarded.

Computer Chess - WRITER/DIRECTOR: Andrew Bujalski; PRODUCERS: Houston King & Alex Lipschultz
Crystal Fairy - WRITER/DIRECTOR: Sebastiàn Silva; PRODUCERS: Juan de Dios Larraín & Pablo Larraín
Museum Hours - WRITER/DIRECTOR: Jem Cohen; PRODUCERS: Paolo Calamita & Gabriele Kranzelbinder
Pit Stop - WRITER/DIRECTOR: Yen Tan; WRITER: David Lowery; PRODUCERS: Jonathan Duffy, James M. Johnston, Eric Steele, Kelly Williams
This is Martin Bonner - WRITER/DIRECTOR: Chad Hartigan; PRODUCER: Cherie Saulter

BEST FEMALE LEAD
Cate Blanchett - Blue Jasmine
Julie Delpy - Before Midnight
Gaby Hoffmann - Crystal Fairy
Brie Larson - Short Term 12
Shailene Woodley - The Spectacular Now

BEST MALE LEAD
Bruce Dern - Nebraska
Chiwetel Ejiofor - 12 Years a Slave
Oscar Isaac - Inside Llewyn Davis
Michael B. Jordan - Fruitvale Station
Matthew McConaughey - Dallas Buyers Club
Robert Redford - All Is Lost

BEST SUPPORTING FEMALE
Melonie Diaz - Fruitvale Station
Sally Hawkins - Blue Jasmine
Lupita Nyong’o - 12 Years a Slave
Yolonda Ross - Go For Sisters
June Squibb - Nebraska

BEST SUPPORTING MALE
Michael Fassbender - 12 Years a Slave
Will Forte - Nebraska
James Gandolfini - Enough Said
Jared Leto - Dallas Buyers Club
Keith Stanfield - Short Term 12

BEST CINEMATOGRAPHY
Sean Bobbitt - 12 Years a Slave
Benoit Debie - Spring Breakers
Bruno Delbonnel - Inside Llewyn Davis
Frank G. DeMarco - All Is Lost
Matthias Grunsky - Computer Chess

BEST EDITING
Shane Carruth & David Lowery - Upstream Color
Jem Cohen & Marc Vives - Museum Hours
Jennifer Lame - Frances Ha
Cindy Lee - Una Noche
Nat Sanders - Short Term 12

BEST DOCUMENTARY (Award given to the director and producer)
20 Feet From Stardom
After Tiller
Gideon's Army
The Act of Killing
Michael Uwemedimo
The Square

BEST INTERNATIONAL FILM (Award given to the director)
A Touch of Sin
Blue is the Warmest Color
Gloria
The Great Beauty
The Hunt

ROBERT ALTMAN AWARD – (Given to one film’s director, casting director, and its ensemble cast)

Mud Director: Jeff Nichols
Casting Director: Francine Maisler
Ensemble Cast: Joe Don Baker, Jacob Lofland, Matthew McConaughey, Ray McKinnon, Sarah Paulson, Michael Shannon, Sam Shepard, Tye Sheridan, Paul Sparks, Bonnie Sturdivant, Reese Witherspoon

17th ANNUAL PIAGET PRODUCERS AWARD – The 17th annual Producers Award, sponsored by Piaget, honors emerging producers who, despite highly limited resources demonstrate the creativity, tenacity, and vision required to produce quality, independent films. The award includes a $25,000 unrestricted grant funded by Piaget.

Toby Halbrooks & James M. Johnston
Jacob Jaffke
Andrea Roa
Frederick Thornton

20th ANNUAL SOMEONE TO WATCH AWARD – The 20th annual Someone to Watch Award recognizes a talented filmmaker of singular vision who has not yet received appropriate recognition.

My Sister’s Quinceañera
DIRECTOR: Aaron Douglas Johnston

Newlyweeds

DIRECTOR: Shaka King

The Foxy MerkinsDIRECTOR: Madeline Olnek

19th ANNUAL STELLA ARTOIS TRUER THAN FICTION AWARD – The 19th annual Truer Than Fiction Award, sponsored by Stella Artois, is presented to an emerging director of non-fiction features who has not yet received significant recognition. The award includes a $25,000 unrestricted grant.

Kalyanee Mam
A River Changes Course

Jason Osder

Let the Fire Burn

Stephanie Spray & Pacho VelezManakamana

'X-Men - Giorni di un Futuro Passato': è stato Magneto a uccidere Kennedy?

Cosa ci faceva Magneto a Dallas il giorno in cui venne assassinato il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy?

Sono passati 50 anni da quel 22 novembre del 1963 e un video virale di 'X-Men - Giorni di un Futuro Passato' ci rivela un retroscena inedito e controverso che ha creato grande tensione fra umani e mutanti.

Il video 'The Bent Bullet' racconta la teoria della "pallottola magica" cercando di dimostrare come sia stato proprio Magneto a guidare la mano di Lee Harvey Oswald quando sparò a JFK uccidendolo.

Per saperne di più su questa misteriosa teoria potete visitare il sito ufficiale The Bent Bullet in cui si legge: "Mezzo secolo fa Magneto fu implicato nel complotto mutante per assassinare il Presidente John F. Kennedy. Gli eventi di quell'infausto giorno di novembre sono divenuti motivo di attrito tra umani e mutanti da allora".

Ecco il video.



'X-Men - Giorni di un Futuro Passato' ('X-Men - Days of Future Past') di Bryan Singer uscirà il 22 maggio 2014. Nel cast Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, James McAvoy, Ian McKellen, Patrick Stewart, Nicholas Hoult, Hugh Jackman, Anna Paquin, Ellen Page, Peter Dinklage, Halle Berry, Evan Peters, Shawn Ashmore, Lucas Till, Daniel Cudmore, Omar Sy e Bingbing Fan.

domenica 24 novembre 2013

The Canyons - la recensione

Presentato all'ultimo Festival di Venezia, 'The Canyons' rappresenta l'incontro tra il regista Paul Schrader e lo sceneggiatore Bret Easton Ellis.

Christian (J.Deen) è un ricco produttore cinematografico, da un anno fa coppia con Tara (L.Lohan), ex attrice che ormai passa le sue giornate senza fare niente, e spesso si divertono (lui sicuramente) con scambi di coppia e situazioni simili. Christian accetta di produrre un film e di scritturare come attore Ryan (N.Funk), ragazzo della sua assistente. Christian però non sa che Ryan e Tara hanno avuto una storia anni prima, rapporto che non si è mai chiuso. Il sospetto del tradimento farà scattare la rabbia in Christian.

L'intento del regista e dello sceneggiatore non è difficile da capire, lo scopo era quello di ritrarre dei giovani "belli e spudorati" (qualche punto di contatto con 'American Gigolò'), annoiati, con la voglia di imporre le proprie volontà sull'altro, di manovrare, di essere squali, di avere tutto sotto controllo, la voglia di sfondare nel cinema ritratto come un mondo che cade a pezzi... e se i film fossero tutti come 'The Canyons' sarebbe normale e forse anche giusto! Una storia piuttosto banale, resa senza un minimo di passione, di calore, piatto, senza tensione, con un unico e assolutamente insensato colpo di scena nel finale, il tutto segnato da una recitazione di livello minimo.

A Venezia Schrader ha parlato della sua ossessione per James Deen spiegando che senza di lui non avrebbe mai fatto il film... peccato che Deen non fosse impegnato o influenzato quella settimana. Deen dovrebbe prima di tutto chiedere scusa per il nome d'arte che si è scelto, dire James Deen porta alla mente il grandissimo James Dean, lui sì attore vero e straordinario, con questo nome d'arte c'è il rischio che qualcuno, magari i più giovani, finiscano per confondere un grandissimo attore con una star del porno prestata al grande schermo e che si spera torni a fare porno senza mai più mettere piede nel Cinema vero. Insopportabile, tanto il personaggio quanto lui, con quelle labbra costantemente imbronciate/arricciate per fare l'"espressione da figo spietato", con l'atteggiamento di chi si sente di essere figo ma che in realtà ha zero presenza scenica ed è totalmente inespressivo. C'è da dire che non è solo colpa sua, è evidente come Deen non sia abituato a recitare per davvero, a stare (vestito) davanti alla telecamera, non è diventato famoso per le sue doti recitative, nel suo ambiente l'espressione del viso non serve, non viene usata (o comunque nessuno la noterebbe), il problema è di chi ce l'ha messo, chi ha deciso di mettere un personaggio privo di carisma e fascino al centro di un film che già di per sé non ha particolari pregi. Se Schrader è ossessionato da Deen a noi sta bene, non staremo certo qui a giudicarlo, ma non per questo doveva fargli fare un film, poteva benissimo tenerselo per sé, poteva invitarlo a cena e dirglielo senza coinvolgere il pubblico.
Diverso il discorso per Lindsay Lohan. Non di può dire che l'attrice offra una performance memorabile, l'impressione però è che sia stata scelta solo per la sua immagine di bad girl borderline per antonomasia, quella che si ubriaca, litiga con i paparazzi, finisce in tribunale e fa scandalo a ogni passo, simbolo di una Hollywood in distruzione come i cinema dimessi e in rovina che si vedono nel film. Ripetuti, insistiti e anche inutili i primi piani sul volto gonfio e lo sguardo poco convinto della Lohan con l'intento di usare il suo personaggio e i suoi problemi veri per trasmettere tristezza e vuoto, solo che non è il personaggio a trasmetterli, è lei, è quello che lei si porta dietro a parlare. Un uso un po' scorretto del disagio reale di una persona, cosa un po' fastidiosa ma, visto che ha fatto il film, evidentemente la Lohan ha accettato questo aspetto. Da segnalare come dopo questo film Lindsay Lohan abbia deciso di andare seriamente (speriamo per lei) in rehab per disintossicarsi da tutto, sarà stato il film a convincerla? se così fosse allora a qualcosa sarà servito questo film.
Superfluo il resto del cast. Breve partecipazione di Gus Van Sant (Gus, perché?).

Sfugge il motivo per cui un film del genere sia stato presentato al Festival di Venezia, perché 'The Canyons' sarà anche diretto da un regista importante come Paul Schrader, porterà anche la firma di uno scrittore famoso come Ellis, ma è un brutto film, vagamente arrogante nel voler imporre un "non-attore" come protagonista e nel voler essere un "contro-film" che denuncia la presunta decadenza della Hollywood di oggi quando è il primo esempio di brutto cinema. 'The Canyons' non ha pregi, non ha un fine, è un film che non ha un perché.

mercoledì 20 novembre 2013

Thor - The Dark World - La Recensione



Se con The Avengers il personaggio (poco simpatico, diciamolo) di Thor si era leggermente ripreso, con The Dark World (secondo capitolo dedicato solo al Dio del tuono) è tornato ad essere sciatto e apatico. Alan Taylor, regista prettamente televisivo (Il Trono di Spade, Mad Men) fa del suo meglio per rendere giustizia a Thor ma non ci riesce totalmente. Probabilmente il problema di questo cinecomic Marvel non è tanto la regia quanto la scrittura, approssimativa incoerente e soprattutto inconcludente. Troppe domande rimangono in sospeso, anche le più banali, le relazioni tra i personaggi in primis.

E' come se la caratterizzazione del "tutto" sia stata abbandonata per dare spazio a siparietti comici e spettacolarità visiva, anche se non è nulla che non abbiamo già visto nelle precedenti apparizioni del Dio del tuono (incluso The Avengers), ovviamente questa è una mancanza che si tende a notare fin dai primi minuti e questo non significa che il film sia interamente da bocciare, effettivamente le parti più "leggere" funzionano bene, nemmeno a dirlo, provocate da Tom Hiddleston in arte Loki, unico ed eterno mattatore del mondo degli dei, seguito a ruota da Kat Denning, anche se ripropone un po il ruolo irriverente che copre nella sit-com 2 Broke Girls. Nessuna lode invece per i due protagonisti principali Chris Hemsworth e Natalie Portman, quest'ultima ha dato sfoggio della sua più bassa interpretazione della sua carriera, ed abbastanza inutile anche l'interpretazione di Christopher Eccleston che propone un villain privo di spessore e mimica facciale (anche se magari potrebbe essere solo come già detto un problema di scrittura e di Make up).

In conclusione Thor: The Dark World apre molte porte (letteralmente) ma non ne chiude neanche una.

Machete kills - la recensione


Machete Kills è un film difficile da recensire, è la bandiera di un certo tipo di cinema che piace o non piace e c'è davvero poco che si possa fare.
Ciò che posso dire è che, se avete amato il primo, inarrivabile, Machete, amerete anche questo perché c'è davvero di tutto e di più: sangue, esplosioni, arti volanti, gnocche spaziali e Lady Gaga. Il trash più trash portato all'esaltazione. Ed in sala ci si diverte, si ride, si applaude, ci si gasa, e poi si esce dal cinema parlado in terza persona, come Machete, ormai un simbolo più che un personaggio tridimensionale. Chi è Machete? Non lo sappiamo, non c'è introspezione in questo film, ma Machete uccide e lo fa in modo maledettamente figo.

lunedì 18 novembre 2013

Chris Hemsworth e Cilliam Murphy sul set di 'In The Heart of the Sea'

Nuove foto dal set spagnolo del film 'In The Heart of The Sea', di Ron Howard, riprese che stanno movimentando le Isole Canarie.

Il film racconterà la storia della Essex, baleniera salpata dal New England e affondata da un capodoglio. Chris Hemsworth sarà un marinaio che si ritrovò naufrago insieme al primo ufficiale e al capitano della nave. Per 90 giorni stettero in mare e per sopravvivere cedettero al cannibalismo.
Oltre a Hemsworth nel cast ci sono anche Cillian Murphy, Ben Whishaw, Brendan Gleeson, Jordi Mollà e Benjamin Walker.

Ecco le foto dal set.










[foto: Daily Mail, Just Jared]

jOBS - La Recensione

Descrivere la vita, la nascita, le difficoltà, i fallimenti e le vittorie di un uomo come Steve Jobs sicuramente non è un'impresa facile per nessuno (oppure solo per pochi), Joshua Michael Stern ci è riuscito? Non credo.
Stern, con il suo jOBS, ci offre fin dai primi minuti una visione didascalica e al limite del caricaturale di un uomo che di limitato ha ben poco, costruendo un mero biopic studiato a tavolino con tutti i cliché che questo genere di cinema porta con sé, e se il protagonista originario presenta anche una minima vena di "follia", il lavoro risulta anche più semplice del previsto.

Nella pellicola ovviamente aleggia un'aria incoerente e a tratti dannatamente noiosa che non aiuta in alcun modo l'interpretazione dell'inadatto Ashton Kutcher. Ogni movimento che compie, ogni smorfia che fa denotano un irreale spontaneità che anche la sua incredibile somiglianza con il reale Jobs non riesce a rendere credibile la visione d'insieme, anche se il problema più grande è probabilmente l'inutilità del tutto. Il film inizia e finisce senza dare nulla, non lascia nemmeno l'amarezza di un brutto lungometraggio ma solo la sensazione di aver visto qualcosa di inutile. Non è quasi mai appropriato confrontare prodotti simili per demolirne uno ma il paragone con I Pirati di Sillicon Valley e con il più recente The Social Network è inevitabile, due prodotti che inevitabilmente demoliscono su ogni fronte questo banale biopic su Steve Jobs.

domenica 17 novembre 2013

Festival di Roma - i vincitori

Si chiude l'ottava edizione del Festival del Film di Roma e il direttore Marco Muller può ritenersi piuttosto soddisfatto, soprattutto rispetto allo scorso anno in cui il festival chiuse fra mille polemiche.

Ora Muller potrà ripartire con delle convinzioni in più, il Festival ha avuto un buon risalto anche sulla stampa straniera, grazie anche alla straordinaria premiere di 'Hunger Games - La Ragazza di Fuoco' - e gira voce che anche il terzo capitolo potrebbe arrivare nella Capitale il prossimo anno - di cui hanno parlato anche alcuni giornali stranieri. Il Festival potrebbe però cambiare ancora data e svolgersi dopo l'American Film Market.

Intanto sono stati consegnati i premi dell'ottava edizione e, come a Venezia, la giuria guidata da James Gray ha premiato con il Marco Aurelio d'oro un documentario italiano, 'Tir' di Alberto Fasulo. Il premio come migliore attore è andato a Matthew McConaughey per 'Dallas Buyers Club', curioso il premio come migliore attrice assegnato a Scarlett Johansson per 'Her' in cui è presente solo con la sua voce, probabilmente è la prima volta che un'attrice vince un premio per la migliore interpretazione usando solo la voce.

"Nessuna delle decisioni prese dalla giuria è stata unanime, ma sarebbe stato buffo il contrario. Abbiamo discusso molto ma non c’è stata nessuna battaglia particolare. A me piace il cinema personale, non ho regole particolari per giudicarlo, può essere sperimentale o meno ma l’importante è che emozionino e raccontino storie interessanti. Tutto sommato sono state decisioni facili", queste le parole del presidente di Giuria James Gray alla fine del Festival. Il giurato Luca Guadagnino invece interviene in merito al premio a Scarlett Johansson: "Io ritengo che il premio non sia a una voce, ma a una performance. In questo caso il personaggio è la voce di un computer: personalmente condivido la scelta e credo di poter parlare a nome di buona parte della giuria". E su quello a Matthew McConaughey, interpretazione che mette l'attore in prima fila per i prossimi Oscar, sempre Guadagnino aggiunge: "La recitazione di McConaughey corrisponde a un grande modello classico. Si tratta di riconoscere uno standard di eccellenza interpretativa tutta legata al mondo anglosassone e americano, con dei tratti fondamentali come la mimesi col soggetto interpretato e la mutazione del corpo".

Ecco l'elenco di tutti i premi assegnati nel Concorso.

- Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film: Tir di Alberto Fasulo
- Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kodo (Seventh Code)
- Premio Speciale della Giuria: Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk
- Premio per la migliore interpretazione maschile: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club
- Premio per la migliore interpretazione femminile: Scarlett Johansson per (la voce di) Her
- Premio a un giovane attore o attrice emergente: tutto il cast di Gass (Acrid)
- Premio per il migliore contributo tecnico: Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code)
- Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun Pirselimoğlu per Ben o değilim (I Am Not Him)
- Menzione speciale: Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones)

I PREMI ASSEGNATI AI FILM DEL CONCORSO CINEMAXXI

- Premio CinemaXXI per il miglior film (riservato ai lungometraggi): Nepal Forever di Aliona Polunina
- Premio Speciale della Giuria CinemaXXI (riservato ai lungometraggi): Birmingemskij ornament 2 (Birmingham Ornament 2) di Andrey Silvestrov e Yury Leiderman
- Premio CinemaXXI film brevi: Der Unfertige (The Incomplete) di Jan Soldat
- Menzione Speciale CinemaXXI cinema breve: The Buried Alive Videos di Roee Rosen

IL PREMIO ASSEGNATO AI FILM DEL CONCORSO PROSPETTIVE DOC ITALIA

- Premio Doc It - Prospettive Italia Doc per il Migliore Documentario italiano: Dal profondo di Valentina Pedicini
- Menzione Speciale: Fuoristrada di Elisa Amoruso

IL PREMIO PER LA MIGLIORE OPERA PRIMA/SECONDA

- Premio Taodue Camera d’Oro per la Migliore Opera Prima/Seconda: Out of the Furnace di Scott Cooper
- Premio Taodue Miglior produttore emergente: Jean Denis Le Dinahet e Sébastien Msika per Il sud è niente

PREMIO BNL DEL PUBBLICO PER IL MIGLIOR FILM
Attraverso un sistema elettronico, il Festival ha previsto la partecipazione degli spettatori all’assegnazione del Premio BNL del Pubblico per il miglior film. I film che hanno preso parte all’assegnazione del premio sono quelli del Concorso. Il pubblico ha assegnato il:
- Premio BNL del Pubblico per il miglior film: Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée

PREMI CRITICA ON LINE
- Mouse d’Oro: Her di Spike Jonze
- Mouse d’Argento: Snowpiercer di Joon-ho Bong

sabato 16 novembre 2013

Prisoners - la recensione

Il regista canadese Denis Villeneuve firma il suo primo film americano, il thriller 'Prisoners'.

In una tranquilla cittadina della provincia americana, due bambine, Anna e Joy, spariscono nel nulla. Subito scattano le ricerche, il detective Loki (J.Gyllenhaal) conduce le indagini. I primi sospetti cadono su un ragazzo (P.Dano) che era parcheggiato lì vicino con il suo camper. Preso e interrogato, il ragazzo viene rilasciato, nessuna prova contro di lui. Non è dello stesso avviso il padre di Anna, Keller Dover (H.Jackman), che perde la fiducia nella polizia e decide di agire per conto suo mentre il detective Loki continua ad indagare in una storia che diventa sempre più complicata. Intanto le famiglie reagiscono in modo diverso: la moglie di Keller (M.Bello) si chiude nel dolore, i genitori di Joy (T.Howard e V.Davis), anche se non condividono i modi, lasciano che Keller continui la sua personale ricerca.

'Prisoners' è un thriller molto intelligente, la storia è stata sicuramente ispirata da tanti fatti di cronaca di cui si sente parlare ogni tanto. Il regista incarta il film nel genere del thriller classico ma unisce intrattenimento ad una trama che pone delle domande interessanti: cosa sei disposto a fare per riuscire ad ottenere quello che vuoi? fino a dove sei in grado di arrivare? in casi estremi tutto è concesso? La storia indaga non solo sulla scomparsa di due bambine ma anche sulle persone e le loro reazioni davanti ad un evento sconvolgente, le loro paure e la loro rabbia, la loro sfiducia, la fede, personaggi ritratti come persone in lotta contro qualcuno o qualcosa che si sfogano in modi diversi, un percorso che vale per i "buoni" e per i "cattivi". Visivamente il film ricorda 'Mystic River' di Eastwood, ma anche 'Insomnia' di Nolan o i thriller di Fincher, viene ambientato in una zona suburbana con atmosfera invernale, fredda, in cui si ha la sensazione che tutto sia più duro e difficile. Il film inoltre non va in linea retta, offre punti di vista diversi sui fatti raccontati, la storia s'intreccia, diventa più complessa, senza mai allontanarsi troppo dal fatto centrale e senza mai dare giudizi su uno o un altro personaggio, lasciando sempre un vago senso di ambiguità.
L'ottimo risultato non sarebbe mai stato possibile senza il gran cast del film. Viola Davis, Terrence Howard, Maria Bello, Paul Dano, Melissa Leo, e i due protagonisti Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal. In particolare Gyllenhaal offre una splendida interpretazione, mai sopra le righe e per niente stereotipata, non sarebbe una sorpresa se venisse preso in considerazione per qualche nomination.

Nonostante la durata importante del film (quasi due ore e mezza), 'Prisoners' non annoia, il tempo è assolutamente ben utilizzato per riuscire a dare il giusto spazio ai tanti punti di vista della storia. Un film molto solido, con tematiche forti, anche dure, un film appassionante che tiene gli occhi incollati allo schermo, con ottime interpretazioni e una bella regia. Uno dei migliori film dell'anno.

Festival di Roma - giorno 8

Ultimi film in Concorso per il Festival di Roma.

Il regista cult Takashi Miike ha presentato il suo ultimo film 'The Mole Song: Undercover Agent Reiji', tratto dal manga di Noboru Takahashi, Mogura no Uta, e fa colpo sul pubblico e la stampa che definisce il film folle, divertente e geniale.
Tanti gli applausi a fine proiezione per la storia di un poliziotto senza particolari qualità, un po' goffo e casinista, che viene infiltrato nella pericolosissima yakuza per stanare un boss.

La conferenza stampa si è aperta con un ringraziamento del maestro Miike: "Volevo ringraziarvi perché avete visto il film proprio come io volevo. In Giappone le storie intorno alla yakuza sono sotterranee, e le giovani generazioni guardano questo tipo di storia come se si trattasse di cose passate, perciò raccogliamo pochi spettatori. Ma facendo questo film ho cercato di far divertire gli spettatori anche guardando alla nuova generazione, con riguardo verso il passato. Ho affrontato così anche momenti molto seri". Grande l'influenza dei manga sul film che prende spunto anche da Naruto. "Non direttamente, forse però quando si tratta di manga c’è qualcosa che attira e scuote le persone. avrei voluto farlo ma non è possibile", ha detto il regista, "Il manga rappresenta tutto ciò che vorremmo fare ma non possiamo, e per questo che avendo come protagonista un personaggio tratto dal manga, probabilmente abbiamo qualcosa in comune con Naruto, però ovviamente il riferimento diretto è il manga di Noboru Takahashi, Mogura no Uta. Takahashi è il mio primo spettatore e così ho scelto di seguire le sue direttive. In ogni modo è probabile che ci sia qualche punto di contatto con Naruto, manga che amo molto". Ci sarà un sequel? "Se ci saranno spettatori che guarderanno questo primo film, ovviamente lo farò, anche in fretta", ha risposto Miike, "Però si tratta di un film basato su un manga che sta ancora uscendo, quindi aspetterò prima che esca la storia del manga e poi dopo un anno farò il film".
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Sempre in Concorso è stato presentato anche il thriller psicologico di Isabelle Coixet, 'Another Me', che vede protagonista una delle star della serie 'Il Trono di Spade', Sophie Turner.

Il film racconta di un'adolescente che si sente improvvisamente perseguitata da una ragazza identica a lei, un suo doppio, che cerca di rubarle l'identità.

Sul film e sugli aspetti che l'hanno affascinata, la regista ha detto: "Circa quattro anni fa, Rebekah [Gilbertson, una delle produttrici] mi ha dato questo libro di Cathy MacPhail un romanzo per adolescenti, ho iniziato a leggerlo durante un viaggio aereo. Tornata a casa, ho pensato ‘questo è un film’. La storia mi ha toccato profondamente perché anch’io sono madre di un adolescente e quel libro mi ricordava anche come ero io da adolescente. Abbiamo quindi cominciato a lavorarci. [...] Per me la scelta è stata: come viviamo con i nostri fantasmi? E poi c’era il fascino di ambientare questa storia in un luogo chiuso, una casa, e la domanda alla quale volevo rispondere era: ‘come viviamo col nostro passato?’. Io in realtà ogni volta che vado a vedere un film di mistero, già dopo pochi minuti io capisco come va a finire. Per me questa volta la sfida era ambientare la storia in un appartamento chiuso, con tanti segreti, e soprattutto il fatto di poter lavorare su come queste persone arrivano a vivere con questo peso del passato".

Sophie Tuner invece ha parlato della sua prima esperienza al cinema, questo film infatti segna il suo debutto sul grande schermo dopo l'esordio (di grande successo) in tv nei panni di Sansa Stark: "L’esperienza di fare un primo film dopo 'Il Trono di Spade' è stata così entusiasmante per me, soprattutto per il fatto di partecipare a una storia contemporanea e lavorare con una regista fantastica. Per me quest’esperienza è stata un grande cambiamento e anche un grande sollievo poter portare jeans e maglietta! E’ stata per ora l’esperienza lavorativa più entusiasmante [...] Avevo bisogno di liberarmi dalla depressione di Sansa e dal fatto che in ogni scena il mio personaggio piange. Un cambiamento completo di personaggio è stato molto bello. E’ stato come uscire dalla porta laterale del 'Trono di spade' per un po'".

venerdì 15 novembre 2013

Festival di Roma - giorno 7

Il ciclone Hunger Games si abbatte sul Festival di Roma. Tanti, tantissimi fan hanno assediato l'Auditorium Parco della Musica, qualcuno ha anche dormito lì fuori dalla sera prima per riuscire a prendere i posti davanti e attaccarsi alle transenne. La Cavea superiore dell'Auditorium si è riempita tutta già nel pomeriggio e sono rimasti tutti lì in attesa del red carpet della sera. 
Un red carpet molto movimentato con la polizia e la security dell'Auditorium che hanno faticato a tenere le transenne spinte dai tanti fan, alcuni in lacrime, che volevano un autografo o una foto. Gli attori non si sono risparmiati, hanno firmato tutto quello che gli veniva messo davanti, libri, foto, cartelloni e quant'altro. Alla premiere si è aggiunta anche Meta Golding, attrice che nel film interpreta Enobaria. Arrivati sotto la Cavea, che regalava un bel colpo d'occhio, Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson si sono divertiti a aizzare la folla e a far partire la Ola più volte, e dopo le foto di rito tutti dentro per la proiezione del film.


Nel pomeriggio invece si era tenuta la conferenza stampa per 'Hunger Games - La Ragazza di Fuoco', secondo capitolo della saga, a cui hanno partecipato il regista Francis Lawrence e gli attori protagonisti Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, e i produttori.

Affollatissima la sala stampa, subito le domande per la più attesa, il premio Oscar Jennifer Lawrence a cui è stato chiesto se sentisse la responsabilità di interpretare un'eroina tanto amata dal pubblico che è diventata anche un modello per molti giovani, e come è cambiata la sua vita dopo l'Oscar. "Quando ho letto per la prima volta questo libro mi ha fatto piacere vedere questo personaggio che poteva essere un modello e non solo per i giovani. E’ ovvio che sento una notevole responsabilità. Per quanto riguarda il personaggio di Katniss vorrei essere più simile a lei di quanto io non sia. Lessi il primo libro di 'Hunger Games' a 19 anni e ho capito come il personaggio poteva diventare un modello", ha detto l'attrice, "I premi sono sempre un piacere e hanno contribuito certamente alla mia carriera ma non credo di essere molto cambiata. Tutti mi chiedono sempre se sono sotto pressione ma io amo il mio lavoro, amo il cinema e ho sempre accettato di fare un film perché mi piace un personaggio e la sceneggiatura e questo non cambierà. Io mi diverto e basta, faccio il mio lavoro indipendentemente da quello che si dice o si scrive di me. La celebrità è fantastica, non fraintendetemi, ma è molto difficile quando le persone ti trattano diversamente mentre tu non mi senti affatto diversa". La Lawrence ha poi lanciato un messaggio per i giovani attori e non solo, dimostrando la sua maturità e anche una certa saggezza: "Quando ho iniziato a fare l’attrice non mi preoccupavo del mio peso, io sono sempre stata una sportiva e non mi sono mai messa a dieta finché non ho iniziato a fare l’attrice. Ti dispiace sentirti dire che devi dimagrire quando non ti senti grassa. Molti registi guardano molto questa immagine ma poi la gente ci guarda e ci fa diventare modelli. I media non vogliono assumersi la responsabilità sull’effetto che abbiamo sui giovani. E’ assurdo sentire delle donne dire ad altre donne che sono grasse. Dobbiamo cambiare il modo in cui giudichiamo la bellezza".

"Questa materia prima della Collins è straordinaria, racconta la storia delle conseguenze della violenza rivolgendosi ai ragazzi, ma senza trattarli da bambini", ha detto Francis Lawrence, "Questo ha aiutato moltissimo l’interesse dei giovani che poi sono stati seguiti dagli adulti. La storia si è poi trasformata in vero fenomeno e noi abbiamo questa capacità di raccontare queste storie che persone di tutto il mondo vedranno in un numero molto elevato. Quindi è interessante per me riflettere su questo mondo in cui viviamo. E’ molto appassionante per me questo progetto". E Josh Hutcherson aggiunge: "E’ raro partecipare a qualcosa che ha così tanto significato e peso. Qui abbiamo una storia complessa ma che piace a tante persone, contiene elementi importanti e l’attenzione con cui ci seguono i fans è stata straordinaria con noi".

Liam Hemsworth ha poi parlato del suo personaggio, Gale, e di quello di Jennifer Lawrence, Katniss: "Io condivido la passione che ha il mio personaggio di Gale, un personaggio che vuole sempre combattere per quello in cui crede. Questo è il motivo per cui queste storie hanno così tanto successo. Il personaggio di Katniss si rifiuta da cambiare di fronte a questa forza malvagia, lei vuole continuare a combattere per i suoi ideali. Questo è un messaggio importante per i giovani ed ecco perché le ragazze trovano ispirazione a essere fedeli ai propri ideali e combattere per ciò in cui credono". Sul suo personaggio Jennifer Lawrence ha poi aggiunto: "Da attore è bello poter crescere, continuare con un personaggio è un’esperienza molto interessante. All’inizio del film si vede il mio personaggio che si è trasformato, Katniss è stata costretta a uccidere e questo l’ha distrutta e le ha causato una forma di stress post-traumatico".

Il tema della violenza ritorna e ne parla anche la produttrice Nina Jacobson: "Questo film tratta della violenza nei confronti degli esseri umani. Il nostro Paese è in guerra da anni e assistiamo a molti soldati che continuano a portarsi dietro le ferite di quello che hanno dovuto fare. Francis è molto sofisticato e fa in modo che la violenza venga percepita solo dagli occhi di questi personaggi e per questo è un vantaggio avere un cast di attori di questo livello". Conclude poi Francis Lawrence: "A me interessano le conseguenze della violenza, come si dice anche nel libro, non la violenza stessa. La violenza come la perdita dovuta al fatto che si è assistito a eventi violenti e l’impatto emotivo che questa cosa può generare. Uno dei grandi vantaggi di avere un cast così talentuoso è che si può vedere grazie a loro l’impatto che la violenza ha sui nostri personaggi. E’ più potente vedere la loro reazione alla violenza che la violenza stessa. A proposito del film Katniss e Peeta, hanno vissuto la violenza e questa cosa li ha cambiati causandogli una sorta di stress post-traumatico ora che sono sopravvissuti".

Il film, presentato già in altre città nei giorni scorsi, ha avuto ottime recensioni in cui si parla di un salto di qualità rispetto al primo film, che era già un'ottima pellicola. 'Hunger Games - La Ragazza di Fuoco' arriverà nelle sale italiane il 24 novembre.

giovedì 14 novembre 2013

Festival di Roma - giorno 6

Il sesto giorno porta al festival il grande Wes Anderson che ha incontrato il pubblico per una lezione di cinema e per l'occasione ha presentato il corto 'Castello Cavalcanti', prodotto da Prada, scritto con Roman Coppola e interpretato da Jason Schwartzmann, entrambi hanno accompagnato il regista al festival e hanno partecipato all'incontro.

Sul corto, girato a Cinecittà, Wes Anderson ha detto: "Prada ci ha dato la più totale libertà creativa. Ho pensato allora che sarebbe stato bello girare a Roma, a Cinecittà, Siamo stati spesso a Roma negli ultimi anni, ho girato a Cinecittà, e adoriamo questo paese. Allora abbiamo pensato a qualcosa che ricordasse 'Amarcord', qualcosa di costruito intorno a Jason [Schwartzmann] come protagonista. Nessun altro avrebbe potuto interpretare questa parte. [...] Non sapevo nemmeno che la musica che avessimo scelto fosse quella di Signore e signori di Pietro Germi, me lo dite voi adesso. L’abbiamo selezionata in mezzo a tante altre musiche del cinema italiano di quegli anni". Sul cinema italiano di oggi, Anderson confessa di amare un regista in particolare: "Il film italiano più recente che ho visto è 'La Grande Bellezza' di Paolo Sorrentino. Amo molto Sorrentino, e Toni Servillo. Poi ho visto 'Gomorra', 'Io sono l'amore'… e amo molto il cinema di Nanni Moretti".
Il regista ha poi riflettuto sui personaggi dei suoi film: "Non so quale sia il mio personaggio preferito, quello che mi rende più orgoglioso. Sono orgoglioso degli attori che li interpretano, casomai. Ma amo molto il  protagonista di questo film, il pilota automobilistico americano negli anni Cinquanta, e vorrei in qualche modo continuare a raccontarlo. Forse i prossimi capitoli della sua storia potrebbero ambientarsi in altri paesi, passando da Cinecittà ad altri studi famosi in giro per il mondo che amiamo, adottando lo stile dei grandi registi che lì hanno lavorato". Anderson ha ammesso che 'Castello Cavalcanti' potrebbe anche diventare un film vero e proprio. Farà mai un film in 3D? il regista non lo disprezza, anzi: "Lavorerei volentieri in 3D. In 'Gravity' hanno fatto un lavoro incredibile, ma già con 'I Figli degli Uomini' Alfonso Cuaron aveva fatto un lavoro impressionante dal punto di visto visivo. Ma devo anche dire che non saprei come cominciare esattamente". Dopo la fortunata esperienza di 'Fantastic Mr. Fox', al regista è stato chiesto se farà un altro film d'animazione in futuro. "Sì, stavamo parlando di fare un altro film d’animazione", ha risposto Anderson, "ma il problema è che la nostra idea sta diventando sempre più violenta e cupa: non sarà un film per ragazzi e quindi non so se riusciremo mai ad avere i fondi per farlo".
Tornerà a girare in Italia? "Vorrei tornare a lavorare in Italia, amo molto questo paese. La prossima volta mi piacerebbe girare qualcosa uscendo dall’isolamento degli studi e girare in maniera più libera, per le strade, come mi è capitato di fare altrove".

Il prossimo film di Wes Anderson, 'The Grand Budapest Hotel', sarà presentato al prossimo Festival di Berlino. Intanto, ecco il corto 'Castello Cavalcanti' presentato ieri.

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E' stato presentato ieri anche 'Il Paradiso degli Orchi' di Nicolas Bary, tratto da un romanzo di Daniel Pennac.

Lo scrittore era presente al festival e in conferenza ha parlato della trasposizione del suo libro, che appartiene al "ciclo di Malaussène": "Non ho avuto la sensazione di essere tradito, anche perché non mi aspettavo né fedeltà né tradimento. Nelle copertine dei miei libri, Malaussène è sempre rappresentato di spalle, per cui il regista aveva qui tutta la libertà per agire nel modo che preferiva. Forse il libro è più noir, il film lo è meno. Ma Bary è riuscito a rendere i rapporti familiari in modo eccellente".
Pennac ha poi spiegato chi sono gli Orchi oggi: "Gli orchi di oggi sono gli stessi di una volta, quelli dei miei tempi, solo che oggi hanno ancora più fame. Nella prima metà del Novecento abbiamo avuto tanti giganteschi orchi politici, i vari dittatori ad esempio. In Francia invece abbiamo avuto solo orchi minori, che mangiavano i resti. Oggi gli orchi non hanno neanche più bisogno del contesto politico, hanno una bella faccia in superficie ma poi fanno guerre sotterranee".

Lo Hobbit Un Viaggio Inaspettato Extended Edition Gift Set [LE FOTO]

Finalmente è arrivato, l'evento home video di questa stagione è finalmente nelle nostre mani! Come da tradizione, dopo la trilogia del Signore degli Anelli, il caro Perer Jackson ci regala l'edizione estesa del primo capitolo dedicato allo Hobbit. A differenza delle altre edizioni estese dedicate ai lavori di Jackson, questa risulta a tratti più elegante e "minimal". Una slipcase ben curata con parti in rilievo e con locandina lenticolare di Bilbo Baggins (almeno per l'edizione Blu ray 3D), slipcase (con titolo in inglese sempre per l'edizione Blu ray 3D) che nasconde un semplice custodia amaray nera con i 5 dischi (2 Blu Ray 3D e 3 Blu Ray 2D). Il tutto accompagnato dalla splendida statua realizzata dalla Weta che riproduce l'iconico incontro tra Bilbo e Gollum nella tetra caverna nel nascondiglio dei Goblin. Quel che manca probabilmente a questa edizione è un booket che illustra i vari contenuti dei dischi (booket che era presente nelle extended edition del Signore degli Anelli). Quindi cosa dire, aspettiamo con ansia i prossimi 2 capitoli de Lo Hobbit al cinema, poi in Extended edition e poi ovviamente il cofanetto della trilogia completo!

 Ecco i contenuti extra presenti in tutte le versioni e le foto dell'e Edizione Extended Gift Edition disponibile in esclusiva su Amazon.it

Edizione DVD (5 Dischi) - Edizione Blu Ray 2D (3 Dischi) - Edizione Blu Ray 3D (5 Blu Ray)

 - 13 Minuti di scene inedite

- 9 Ore di contenuti extra: APPENDICE PARTE 7: A LONG-EXPECTED JOURNEY: Le Cronache de Lo Hobbit – Parte I - Making of del film, curiosità sulla pre-produzione, boot camp con il cast, insight sugli effetti digitali. APPENDICE PARTE 8 – RITORNO ALLA TERRA DI MEZZO: Creare il Mondo de Lo Hobbit - Making of del film dal punto di vista dei Nani, dei Goblin, e di tutti gli abitanti della Terra di Mezzo.

- Commento Audio del regista Peter Jackson e dei produttori Fran Walsh e Philippa Boyens

- Nuova Zelanda: Casa della Terra di Mezzo

- Copia Digitale disponibile fino al 13/11/2015