sabato 31 agosto 2013

Festival di Venezia - giorno 4

Al festival oggi, due fra i film più attesi del Concorso: 'Child of God' di James Franco, e 'Philomena' di Stephen Frears.

James Franco ormai fa tutto, attore, produttore, regista, scrittore, artista, e al Festival arriva con il suo film 'Child of God', tratto da un romanzo di Cormac McCarthy, in cui è regista e coprotagonista.

Storia durissima che racconta del killer necrofilo Lester Ballard, e di chi gli dà la caccia, un uomo messo ai margini dalla società che vive isolato in una caverna, una condizione che lo porterà a scivolare sempre più in basso in un abbrutimento e una depravazione totale.

Violento, drammatico e crudo, 'Child of God' è stato accolto da timidi applausi a fine proiezione ma ha diviso molto: non pienamente riuscito secondo alcuni, un vero pugno nello stomaco secondo altri, puro esibizionismo del regista per quelli a cui non è piaciuto affatto. Sicuramente un film interessante e coraggioso ma per stomaci forti. Convincente comunque la prova del protagonista Scott Haze.
"La cosa che più mi ha colpito del romanzo è la descrizione della solitudine. La solitudine, l’alienazione e l’isolamento dalla società sono temi che mi affascinano", ha risposto James Franco in conferenza stampa a chi gli chiedeva cosa l'avesse spinto a raccontare una storia così dura e cruda, "Quando hai a che fare con l’arte a volte capita di essere letteralmente fulminato da qualcosa che vedi o leggi e che magari ti colpisce senza che tu sappia perché. Sono un grande ammiratore dell’opera di McCarthy e volevo realizzare questo film già sette, otto anni fa". James Franco è un grande amante della letteratura e trarre film dai suoi autori preferiti è uno stimolo in più per lui. "Amo usare libri dei miei autori preferiti per le mie opere: McCarthy e Faulkner sono tra le mie maggiori fonti di ispirazione", ha dichirato, "Portare sullo schermo un’opera di questi scrittori alza il livello del mio lavoro perché voglio  rendere giustizia alla grandezza dell’opera". Il protagonista Scott Haze racconta le difficoltà, anche fisiche, dell'affrontare un personaggio estremo come Lester Ballard. "Per prepararmi al ruolo sono stato in isolamento in un bosco per tre mesi: ho perfino dormito in una grotta", ha dichiarato l'attore, "Per rendere il deperimento mentale e fisico del protagonista ho perso quasi  venti chili: è stata un’esperienza difficile. Il mio approccio a un personaggio così estremo è stato quello di guardarlo con compassione, per potermici relazionare. Lester è un personaggio complesso: non è il solito maniaco, è vero, è un assassino, ma è anche una persona profondamente sola e incapace di inserirsi nella società". Poi confessa i modelli da cui ha preso spunto. "Per rappresentarlo mi sono ispirato al Joker di Heath Ledger e a Robert DeNiro in 'Taxi Driver'", ha detto Haze.

Presente al festival, nella sezione Orizzonti, anche un altro film con James Franco protagonista, 'Palo Alto', di Gia Coppola (un'altra della grande famiglia Coppola). Il film vede nel cast anche Emma Roberts, Val Kilmer e suo figlio, ed è tratto da un libro scritto da... James Franco. Uomo ovunque.

Sempre in Concorso ma di tutt'altro genere il film di Stephen Frears, 'Philomena', con Dame Judi Dench e Steve Coogan, anche cosceneggiatore.

All'inizo del film, tratto da una storia vera, siamo in Irlanda nel 1952, Philomena (J.Dench) è una da giovane donna che "si macchia" della colpa di essere rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ripudiata dalla famiglia viene rinchiusa in un convento, quando il figlio compie tre anni le viene tolto e dato in adozione a una coppia americana insieme ad un'altra bambina "figlia del peccato". Molti anni più tardi, Philomena incontra il giornalista e scrittore Martin Sixsmith (Steve Coogan), ex responsabile della comunicazione del Primo Ministro britannico licenziato dopo uno scandalo, che decide di aiutarla a trovare suo figlio.

Tantissimi applausi per un film che ha commosso e divertito grazie allo humor britannico, con due ottime interpretazioni su cui spicca una Judi Dench già data come possibile vincitrice della Coppa Volpi (e c'è già chi parla di nomination agli Oscar).

Tra le tematiche del film c'è anche una questione religiosa che riguarda la rigidità della Chiesa, ma Steve Coogan in conferenza stampa precisa: "Una cosa è la critica all’istituzione, altra cosa è la dignità di chi ha una fede semplice e vera, come Philomena. Sarebbe stato semplicistico attaccare la Chiesa senza vedere quest’altro aspetto". "Non so quali saranno le reazioni della Chiesa cattolica", aggiunge la grandissima Judi Dench, "ma questa è una storia che andava raccontata. Tante donne sono state coinvolte in queste vicende, ma ci sono anche altre ragazze che sono state aiutate dalle suore ad allevare i loro bambini da sole". L'attrice ha poi raccontato il suo incontro con la vera Philomena e la responsabilità di portare sullo schermo la vita di una persona vera. "Ho incontrato Philomena Lee prima delle riprese e mi sono resa conto subito che questa signora di 80 anni ha un senso dell’umorismo naif, un po' come il mio, ed è molto divertente parlare con lei", ha detto l'attrice che ha riconosciuto nella donna una incredibile capacità di perdonare, "Non so se avrei avuto la forza di fare altrettanto, ma credo di no". Infine il regista Stephen Frears ha fatto una sorta di appello al Papa affinché veda il film: "Spero che lo veda il Papa, Francesco mi sembra una persona buona e sensibile".
Il film uscirà in Italia a febbraio distribuito da Lucky Red.

Presentato in Concorso ieri, anche se il photocall è stato questa mattina e questa sera ci sarà il red carpet, il thriller ambientalista 'Night Moves' di Kelly Reichardt. Protagonisti del film Dakota Fanning e Jesse Eisenberg.

La Notte del Giudizio - la recensione

La programmazione estiva dei cinema italiani a volte riesce a regalare qualche sorpresa dove non te la aspetti... almeno per chi va al cinema d'estate. E così che ci si imbatte in un film di cui avevi sentito parlare mesi fa, 'The Purge', che in Italia è diventato 'La Notte del Giudizio'.

Stati Uniti, 2022. L'economia è fiorente, la disoccupazione è al minimo e la criminalità è quasi inesistente, tutto questo grazie a "Lo Sfogo". Per una notte all'anno si può dare libero sfogo ai propri istinti più violenti, vandalismo, violenza, omicidi, tutto è permesso per dodici ore. James (Ethan Hawke) vende attrezzature per fortificare le abitazioni durante la notte dello Sfogo, è il migliore nel suo campo. Quel giorno torna a casa pronto a barricarsi dentro con moglie e figli per far passare la notte in tutta tranquillità. Due imprevisti però daranno una svolta inaspettata alla nottata, uno dall'interno e uno dall'esterno.

'La Notte del Giudizio' è un thriller sostanzialmente lineare, classico, violento quanto basta, che sorprende nonostante alcuni momenti prevedibili. In più il film si carica di riflessioni decisamente interessanti e intelligenti: accettare e permettere lo sfogo più brutale della violenza per salvaguardare il benessere del paese. Le vittime vengono trattate come sacrifici necessari ma a farne le spese sono soprattutto i più poveri che non hanno i mezzi per difendersi, e così diventa anche una lotta fra ricchi e poveri. Il film regala diversi spunti di riflessione morale, si arriva a chiedersi fin dove è giusto spingersi per la sopravvivenza, ma non si fa mai "impegnato" e si concentra sull'intrattenimento e sul lato più thriller, riuscendo a creare tanta tensione fino alla fine dell'assedio. Bene i protagonisti, sia Ethan Hawke che Lena Headey.

Un film onesto che fa il suo e alla fine sorprende.

Le uscite al cinema di Settembre!

Mese ricco di uscite interessanti settembre, tra i più attesi dell'anno ci sono sicuramente 'Percy Jackson e gli dei dell'olimpo - Il mare dei mostri' e 'The Bling Ring' (di Sofia Coppola).
La presenza di Jurassic Park 3D è ancora in forse, scopriremo se è in programmazione solo il 12 settembre? non ci resta che aspettare e vedere.

Intanto ecco la lista completa dei film di settembre:

Da giovedì 5 settembre:
- Comic Movie
- Il mondo di Arthur Newman
- L'intrepido
- La religiosa
- Moebius
- Riddick

Da martedì 10 settembre:
-L'Ultimo Imperatore 3D

Da giovedì 12 settembre:
- R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà
- Una fragile armonia
- Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il Mare dei Mostri
- Il Potere dei Soldi
- Mood Indigo - La Schiuma dei Giorni
- L'Arbitro
- The Spirit of '45
- Jurassic Park 3D (?)
- Che strano chiamarsi Federico - Scola racconta Fellini

Da giovedì 19 settembre:
- I Puffi 2
- The Grandmaster
- Rush
- You're Next
- Un piano perfetto
- Via Castellana Bandiera
- Sacro GRA

Da mercoledì 25 settembre:
- Evangelion: 3.0

Da giovedì 26 settembre:
- Oscure Presenze
- Universitari - Molto più che amici
- Sarebbe stato facile
- Lo sconosciuto del lago
- Sacro GRA
- Redemption - Identità nascoste
- The Bling Ring
- La fine del Mondo

Da lunedì 30 settembre:
- Love, Marilyn

Trailer, locandina e qualche immagine per 'Around the Block'

Debutterà al Toronto Film Festival questo settembre 'Around the Block', il nuovo film della regista australiana Sarah Spillane, che vede come protagonista Christina Ricci, che interpreta un insegnate americana che a Sidney instaura un rapporto con un giovane problematico che andrà oltra all'insegnamento.

Sinossi:
Dino Chalmers (Christina Ricci) è un’insegnante alle prime armi desiderosa di portare il suo amore per Shakespeare alla popolazione studentesca estremamente diversificata di una scuola difficile. La sua attenzione si concentra ben presto su Liam, uno studente aborigeno che sta cercando disperatamente di terminare gli studi e restare fuori dai guai, nonostante il padre e il fratello siano noti criminali di Redfern.
Dino e Liam si trovano entrambi isolati, alle prese con problemi di identità, razza, sessualità e implacabili pressioni sociali e culturali, mentre scopriranno insieme che la chiave per la libertà di entrambi potrebbe risiedere nello spirito dell’altro.

Locandina:


Trailer:


E qualche immagine:
 
 
 


'Around the Block' debutterà questo settembre al Toronto Film Festival 2013.

Fonte: CineBlog.it

venerdì 30 agosto 2013

Festival di Venezia - giorno 3

Chi c'è e chi non c'è a Venezia. A far parlare oggi è l'assenza di una delle attrici più attese al Lido quest'anno: Lindsay Lohan. L'attrice ieri aveva fatto sapere che per motivi di salute (è appena uscita dalla rehab) non sarebbe stata presente a Venezia. Un forfait un po' tardivo forse che ha fatto storcere il naso al regista ma soprattutto a chi puntava molto sulla scia "gossippara" che la Lohan si porta sempre dietro.

Il film in questione è 'The Canyons' di Paul Scharder. Nel cast, oltre alla Lohan, il pornodivo James Deen.

Thriller su potere, amore e sesso ambientato a Los Angeles. Christian (Deen) è un produttore figlio di papà gelosissimo della sua fidanzata Tara (Lohan), ex attrice ormai allo sbando che vive di rendita. I due passano le serate nella loro villa sulle colline organizzando festini hard e scambi di coppia fino a che la gelosia di Christian non peggiora e, col sospetto di essere stato tradito senza permesso, si mette a pedinarla dando segni di squilibrio mentale.

Tante scene di sesso, tante scene di nudo (ecco il perché della presenza di un pornodivo nel cast), per un film che mira esplicitamente a fare scandalo ma che non è stato accolto bene, a fine proiezioni si sono sentiti sonori fischi dalla platea. Giudizi molto discordanti, da chi lo considera un film di serie B a chi lo consiglia almeno per un paio di visioni per cercare di capirlo. Sembra però che l'unico motivo per cui il film è stato inserito nel programma sia per omaggiare Paul Scharder che è presidente di giuria nella sezione Orizzonti. Assente la Lohan, si sono dovuti tutti accontentare di James Deen, attore porno prestato al cinema ma che, stando ai commenti post film, molti sperano torni presto al porno lasciando perdere la recitazione. "Finalmente sono un uomo libero. Negli ultimi 16 mesi sono stato ostaggio di un’attrice di grande talento, che oggi non è qui, per cui non ho intenzione di rispondere per lei sulle sue vicende personali", ha detto il regista, "Professionalmente parlando Lindsay ha delle qualità stupende, non ha paura, è temeraria, però non riesce a fingere. Il che da un lato è positivo, perché anche quello che si vede sullo schermo è molto genuino, ma dall’altro è un 'metodo' che spesso porta a dilatare i tempi e ad esaurire lei e le persone che le stanno intorno".
'The Canyons' non uscirà nelle sale americane, è disponibile in VOD da inizio agosto, e il regista spiega perché: "La mia intenzione era quella di fare un film per l’era del post-cinema, nella quale di fatto stiamo vivendo. Un film creato ad hoc per il mercato home video e per le piattaforme social e multimediali, non per i cinema, che tra poco chiuderanno tutti quanti. Non voglio essere melodrammatico, ma è evidente che nell’industria cinematografica è in corso un cambiamento sistemico; tutto quello che conosciamo del passato ormai non si applica più".
James Deen, nome d'arte che si porta dietro da molto tempo, racconta la sua esperienza, per la prima volta nel mondo del cinema "normale". "Nelle mie pellicole si lavora sempre troppo in fretta", ha detto il pornodivo, "non c’è alcun interesse verso la psicologia dei protagonisti o la sinossi. Lì conta ben altro. E nonostante in 'The Canyons' ci siano scene esplicite è bello vedere come nascano da altre motivazioni, non per eccitare lo spettatore ma per continuare il dialogo tra i protagonisti".
Il film è stato presentato Fuori Concorso.

Presente al Lido invece il grande Nicolas Cage, per presentare il film 'Joe' di David Gordon Green. In Concorso.

Applausi per lui e per il film, non particolarmente originale nella trama, molto classico ma convincente, ottima la prova di Cage.

Ambientato nell'America periferica, fatta di case dismesse e gente ruvida, Joe (Cage) è un uomo solo, violento, ubriacone e con un passato turbolento che l'ha segnato per sempre, è a capo di una squadra di operai e cerca di tenersi fuori dai guai. Un giorno nella sua vita entra il 15enne Gary (Ty Sheridan), ragazzino con una famiglia problematica alle spalle. I due si avvicinano sempre di più fino a sviluppare un rapporto padre-figlio.

In conferenza stampa Nicolas Cage ha raccontato un metodo da lui usato per interpretare il ruolo dell'alcolizzato nel film 'Via da Las Vegas', con cui ha vinto l'Oscar: "All’epoca mi riprendevo ubriaco per poi imitarmi quando recitavo. Anche oggi farei di tutto per arrivare alla purezza del personaggio, ma non voglio ‘recitare’, preferisco ‘essere’, trovare la verità in una performance. Non significa che debba ubriacarmi, ma, se necessario, giro su me stesso per obnubilarmi ed essere credibile". Il giovane Tye Sheridan, visto in 'The Tree of Life' di Malick, è stato molto felice di lavorare con Cage: "Lavorare con Nicolas Cage è fantastico, c’è bisogno di un padre che ti insegni la via, e tra noi si è creato durante le riprese un rapporto autentico". Il regista David Gordon Green invece racconta il personaggio di Joe: "Provo simpatia per lui ma alle volte lo prenderei per il collo. E’ un uomo ammirevole che però ha dei difetti fatali, per i quali alla fine getta via tutto. Ha delle fratture forti e un codice d’onore particolare e alternativo rispetto a quello della società in cui vive". "Ma non è un perdente", aggiunge Cage, "almeno secondo me". Ottima la prova dell'attore non protagonista, l’anziano Gary Poulter che interpreta il padre alcolizzato del 15enne. "Viveva per le strade di Austin, dove abbiamo girato il film", racconta il regista, "Aveva una grande senso dell’umorismo e così gli ho chiesto se voleva fare un provino. Alla fine mi ha convinto e gli ho dato il terzo più importante, e lui è riuscito a fare trasparire la sua umanità in un personaggio davvero deprecabile. Purtroppo è morto poco dopo la fine delle riprese".
Battuta finale per Nicolas Cage a cui viene chiesto un commento su Ben Affleck come nuovo Batman. "Sono felice per lui", ha detto Cage, "è un ottimo attore e ha sempre lavorato bene".


Il Festival oggi ha anche celebrato Tinto Brass e la sua filmografia con il documentario 'Istintobrass', sulla vita del regista erotico.

Prime foto dal set di 'Interstellar', nuovo film di Christopher Nolan!

Sono iniziate verso metà agosto le riprese di uno dei film più attesi del prossimo anno, 'Interstellar', nuova pellicola sci-fi di Christopher Nolan.

Fan art poster
Come succede sempre per ogni film di Nolan, gli indizi sulla trama sono davvero pochi.

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER!

La storia "seguirà un eroico viaggio interstellare verso i confini più lontani della nostra comprensione scientifica". Il film è basato su una fusione fra una sceneggiatura di Christopher Nolan e una del fratello Jonathan. Sembra che gli esploratori viaggeranno attraverso uno wormhole e, secondo recenti rumor, il film affronterà anche il problema dei cambiamenti climatici e del loro impatto sull'agricoltura, che sarà uno dei dei motivi che spingeranno i protagonisti a viaggiare.
Ovviamente, Nolan ci ha abituato alla massima segretezza riguardo ai suoi film, qualsiasi indiscrezione o rumor rischia di risultare riduttiva e di non rendere giustizia a quella che sarà poi la reale trama del film.

Una cosa certa è il cast molto numeroso. Protagonisti principali del film saranno Matthew McConaughey, Anne Hathaway e Jessica Chastain, ma nel cast troviamo anche Michael Caine (attore feticcio per Nolan), Casey Affleck, Bill Irwin, Ellen Burstyn, Mackenzie Foy, Timothee Chalamet, John Lithgow, Topher Grace, Wes Bentley e David Oyelowo. Da segnalare anche la partecipazione di Matt Damon in un ruolo minore.

L'uscita del film è fissata al 7 novembre 2014. Non vediamo l'ora! Intanto ecco le prime immagini dal set del film, in cui vediamo Matthew McConaughey, Jessica Chastain, John Lithgow e Nolan.










Trailer italiano di 'Questione di Tempo'

Dopo 'Love Actually - L’amore davvero', torna dietro la macchina da presa il regista (e sceneggiatore) Richard Curtis, con una commedia romantica questa volta con una punta di fantastico.
'Questione di Tempo' infatti, racconta la storia di Tim (Domhnall Gleeson) che potendo viaggiare attraverso il tempo, decide di riparare ad alcuni problemi che ha avuto in passato, e di cercare di conquistare Mary (Rachel McAdams) causando però ulteriori danni.

Questa la Sinossi:
All’età di 21 anni, Tim Lake scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore … trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà facile come potrebbe sembrare. Giunto a Londra dalla Cornovaglia per diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary. I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo, come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora … fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà finalmente a conquistare il suo cuore. Il giovane a quel punto usa il suo potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile ingorgo di traffico ad Abbey Road. Tuttavia, nel corso della sua insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno di viaggiare nel tempo.


Trailer:


E Locandina:


'Questione di Tempo' uscirà in Italia a partire dal 3 Ottobre.

giovedì 29 agosto 2013

Festival di Venezia - giorno 2

Inizia il Concorso al Festival di Venezia e subito scende in campo il primo film italiano, 'Via Castellana Bandiera' di Emma Dante, con Alba Rorhwacher e la stessa regista nel cast.

Accolto da diversi applausi alla fine della proiezione stampa, il film è stato descritto dalla regista come un "western a colpi di clacson". Tutto si svolge nella via che dà il titolo al film, due auto - in una Rosa e Clara perse mentre andavano ad un matrimonio, nell'altra tutta la famiglia Calafiore - si ritrovano una di fronte all'altra nella strettissima via. Nessuna delle due vuole fare marcia indietro per far passare l'altra. Comincia così un duello psicologico tutto femminile sotto il sole di Palermo.

Emma Dante è un personaggio poliedrico, con questo film lascia stare per un attimo il teatro e si butta sul cinema senza dimenticarsi di sperimentare. Il film è tratto dall'omonimo libro, scritto sempre dalla Dante, che ha vinto anche il Premio Vittorini. "Questa storia mi sembrava molto adatta per il cinema: avevo bisogno della strada, della polvere, della carnalità delle persone. Non avrei potuto farlo a teatro", ha detto la regista in conferenza stampa. "Western del Sud Italia" secondo Emma Dante è una definizione molto pertinente. "Ho sempre sognato di fare un western: chi non vorrebbe?", ha detto la regista, "Il cinema di Leone mi ispira molto, è un grande regista e per questo film ho approfondito il mio studio su di lui. Nel film infatti ho inserito delle citazioni al suo lavoro". Alla domanda: perché ambienta tutti i suoi spettacoli e le sue storie nel sud la regista ha risposto: "Io in realtà volevo ambientare la storia a Bergamo… No, sto scherzando. Io sono palermitana e parto sempre dalle mie radici, dalla mia storia, dalla mia lingua".
In una delle due auto ci sono Rosa e Clara (Emma Dante e Alba Rorhwacher), che durante il film vedono messa a dura prova il loro rapporto. La regista però non ha voluto evidenziare in modo esplicito il loro rapporto sentimentale. "Per me c’è spazio per tutti. Sono stanca di parlare di “storie di omosessuali”: per me le protagoniste sono due persone che si amano, punto", ha detto Emma Dante, "Perché dobbiamo parlare di “amore diverso” o trovare modi diversi per raccontarlo? Il personaggio più positivo del film infatti, il ragazzino, non giudica: è un personaggio illuminato, è uno che parla un’altra lingua rispetto alla famiglia di origine, è una fiammella che porta speranza".
Elena Cotta e Alba Rorhwacher si sono dette entusiaste di aver lavorato con Emma Dante. "Uno dei miei desideri come attrice è sempre stato quello di poter recitare un ruolo fatto solo di sguardi, e questa è stata l’occasione", ha detto la Cotta. "Emma è la regista del mio cuore, mi ha insegnato quasi tutto quello che provo a fare", continua Alba Rorhwacher, "Il “metodo Emma Dante” credo funzioni molto bene. Lavorare a teatro con lei è qualcosa di irripetibile. Dagli attori tira fuori dei fantasmi, è capace di evocare dei fantasmi che io non sapevo di avere dentro. Lavorare con Emma è sorprendente".

Presentato, sempre in Concorso, anche 'Tracks', dell'australiano John Curran.
Tratto da una storia vera, il film è una specie di 'IntoThe Wild' al femminile, con Mia Wasikowska nei panni di Robyn Davidson durante la sua traversata in solitaria del deserto, insieme a lei solo un cane e quattro cammelli.
Il film ha ricevuto applausi a fine proiezione, a convincere soprattutto l'interpretazione della Wasikowska.


Film scandalo alle Giornate degli Autori, dov'è stato presentato 'Gerontophilia', di Bruce LaBruce.
Il film racconta, ma dal titolo è già intuibile, la storia di un ragazzo che scopre di avere una passione per gli anziani. Non particolarmente esplicito sessualmente, il film comunque affronta il tema molto delicato, quasi spinoso, della gerontofilia senza censure e senza paura.

'In Trance' - La Recensione


Più di qualcuno non è ancora riuscito a perdonare Danny Boyle per The Millionaire, compreso me, anche se con 127 Ore era riuscito a riguadagnare molta fiducia persa, ma ora con In Trance possiamo dire che Danny Boyle è tornato a livelli molto aliti, livelli a cui ci aveva abituato in passato.

In Trance, thriller psicologico, è un grande prodotto perché riesce a mantenere la mente dello spettatore in continua allerta e in continuo movimento, grazie sicuramente a una sceneggiatura curata e particolare che a tratti (molti tratti) ricorda Inception di Christopher Nolan, e che come Inception, riesce ad offrire un discreto spettacolo visivo e "mentale".



Ma dove è Danny Boyle in tutto questo? Senza dubbio nel suo campo, la regia, pulita elegante e molto intelligente, capace di comunicare emozioni contrastanti con pochi movimenti di camera (per forza, è il suo lavoro).
Una grande alleata di questo film è sicuramente la fotografia, curata sempre dal suo fido direttore della fotografia Anthony Dod Mantle, che molto spesso riesce a creare "quadri in movimento" davvero notevoli. Il termine "quadri"non è stato usato a caso, un dipinto infatti, sarà fin dall'inizio il punto cardine della storia.


La spinta per la vittoria la da il cast, piccolo ma di altissimo livello. I protagonisti della pellicola (oltre ad un quadro) sono James McAvoy, Rosario Dawson e Vincent Cassel, tutti e tre davvero intensi e penetranti che con grande destrezza riusciranno a mettere in dubbio i loro scopi iniziali, ponendo allo spettatore una domanda semplice ma "amletica", chi è il buono e chi il cattivo? Riuscirai a comprendere le reazioni di questi individui davvero a fondo? E tu, cosa faresti?


Mat



Festival di Venezia 2013 - giorno 1

E' iniziato oggi il 70° Festival di Venezia. Ad aprire le danze il film di Alfonso Cuaron, 'Gravity'.

Protagonisti del film Sandra Bullock e George Clooney, nei panni di due astronauti persi nello spazio. Grandi applausi alla fine della proiezione e in conferenza stampa dove gli attori sono stati accolti da macchine fotografiche e telefonini pronti ad immortalarli.

"Ho scelto di partecipare a questo film per la bellissima sceneggiatura. E poi ha due soli ruoli: uno era già stato assegnato a Sandy - e tra l’altro era quello in cui bisognava rimanere in mutande -, per cui non mi rimaneva molta scelta", ha scherzato Clooney.
Le riprese non sono state affatto facili, a raccontarlo è Sandra Bullock: "Riprese in condizioni estreme, piena di cavi, da sola. Ce la dovevo fare, perché la storia raccontata nel film valeva tanto. Alla fine posso dire di aver vissuto un'esperienza fisica ed emotiva incredibile". E Clooney prende spunto per scherzare ancora: "Abbiamo fatto parecchio yoga per allenare la nostra flessibilità. E ci siamo riusciti! Per Sandra è stato più difficile perché aveva molte più scene da girare. Per questo lei ha avuto un allenatore fin da subito. Io per prepararmi bevevo parecchio". Grande complicità fra i due attori che si fanno da spalla durante le reciproche battute.

Poi più seriamente Clooney racconta le difficoltà sul set dovute anche alla tecnologia utilizzata: "Lavoravamo su una specie di piattaforma luminosa dove bisognava stare attenti a non reagire alle macchine che si muovevano verso di te a gran velocità. Nello spazio ci si muove in maniera incredibilmente lenta, ma nello stesso tempo bisogna comunicare in modo più veloce rispetto alla parlata normale. Quando abbiamo iniziato le prove proprio non ci riusciva; ma dopo poco tempo Sandra ha iniziato a controllare molto di più i movimenti e io ogni volta mi chiedevo: 'Ma come cavolo fa?'. C’è poco da dire: è stata straordinaria". "Tutto merito degli astronauti che ho potuto consultare mentre giravamo il film", risponde la Bullock, "Li chiamavo dal mio cellulare; loro erano sulla base spaziale e stavano ad ascoltare tutte le mie domande bizzarre, dandomi consigli soprattutto sulla fisicità da adottare in determinate situazioni. Mi hanno fatto sentire molto piccola, perché ho capito che chi fa questo mestiere ha una passione straordinaria per la vita di tutti noi".

Immancabile una domanda sull'attualità per George Clooney, sul suo impegno in Darfur e sulla situazione siriana: "Ho comprato una spia in un satellite per controllare il Sudan, sapere e vedere le atrocità che si compiono lì. [...] Mi aspettavo questa domanda [sulla Siria] ...e anche una su Ben Affleck! Ma devo dire che per la Siria non credo di avere una risposta".

'Gravity' uscirà in Italia il 3 ottobre, in 3D.


Sul red carpet, Sandra Bullock e George Clooney non si sono risparmiati, hanno firmato autografi per mezz'ora e scherzato con i fan e i fotografi.

Cerimonia d'apertura caratterizzata dai ritardi, non una cosa nuova a Venezia. Condotta dalla madrina del Festival, Eva Riccobono, durante la cerimonia sono stati presentati i film in Concorso con delle piccole clip. Poi è stata presentata la Giuria del Concorso, composta da Jiang Wen, Martina Gedeck, Virginie Ledoyen, Carrie Fisher, Andrea Arnold, Pablo Larrain, Ryuichi Sakamoto e Renato Berta. Standing ovation per il presidente della Giuria, Bernardo Bertolucci che ha esordito scherzando: "Non sono il Dottor Stranamore", citando il film di Kubrick e riferendosi alla sedia a rotelle elettrica con cui è costretto a muoversi. Il maestro ha parlato poco a causa del ritardo, ha detto solo: "Sappiamo che il cinema non può cambiare il mondo, ma può crearne uno nuovo".

mercoledì 28 agosto 2013

Alexander and the Terrible, Horrible No Good, Very Bad Day: Prime foto dal set!

Sono iniziate da pochi giorni le riprese del nuovo film disney con Steve Carell e Jennifer Garner 'Alexander and the Terrible, Horrible No Good, Very Bad Day' (basato sull'omonimo libro), e già sono online le prime foto dal set (clicca per ingrandire):
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Il film uscirà negli Stati Uniti il 10 ottobre 2014.

Fonte: ComingSoon.net