venerdì 21 giugno 2013

L'Uomo d'Acciaio - La recensione

Dopo tanta attesa, pubblicità e aspettative, è finalmente uscito al cinema L'Uomo d'Acciaio di Zack Snyder.

La storia inizia un po' lenta ma non ci dispiace, introduce i personaggi e si sofferma sulla crescita del protagonista utilizzando molti flashback. Le scene d'azione sono incentrate principalmente nella seconda parte. Esplosioni, grattacieli che crollano e scontri tra aerei militari e navette aliene non mancano, e riescono ad essere coinvolgenti ed entusiasmanti.

Molto belle anche le coreografie di combattimento, dove i Kryptoniani (decisamente più poderosi dei terrestri) sfoggiano tutto il loro potere.

Il vero punto debole sta proprio in Superman (interpretato da Henry Cavill), non tanto nel personaggio, che comunque cresce e si evolve in modo diverso da come dovrebbe essere, ma nell'attore. Il fisico sicuramente ce l'ha, quel che manca è il carisma e il fascino che dovrebbe avere questo personaggio. Bello il personaggio del Generale Zod, Michael Shannon riesce a renderlo molto fumettistico (ed è forse l'unico), e ha i lineamenti giusti per farlo, anche se un po' debole in alcune situazioni. Amy Adams interpreta una Lois Lane migliore di tutte le attrici precedenti (per quanto adori la Lois di Margot Kidder), cronista d'assalto, sempre pronta a cercare le notizie più appetibili, rischiando spesso (se non sempre) la propria vita.


L'uomo d'Acciaio è un buon film, capace di intrattenere e colpire con gli innumerevoli effetti speciali. Ha le sue pecche ma in generale riesce a raggiungere il suo scopo. Ed è inutile a questo punto fare paragoni con i film precedenti, sono completamente diversi.

Lòisa

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