venerdì 28 dicembre 2012

Tarantino parla del suo (possibile) prossimo film

'Django Unchained' è ormai uscito negli Stati Uniti e fra le tante interviste Quentin Tarantino parla anche dei suoi progetti futuri, uno sarebbe già a buon punto

Ci sarebbe già un titolo, del tutto provvisorio, 'Killer Crow', e sarebbe un progetto collegato a 'Bastardi Senza Gloria' che andrebbe a chiudere la trilogia sul revisionismo storico di Tarantino.

Parte della sceneggiatura di questo nuovo progetto è tratta da parti tagliate di 'Bastardi Senza Gloria', infatti sarebbe ambientato nello stesso periodo, durante la fine della seconda guerra mondiale, probabilmente dopo lo sbarco in Normandia.
Ecco le parole del regista:

"La mia idea originale per 'Inglorious Basterds' era quella di raccontare una storia molto più ampia che comprendeva anche la storia più piccola che avete visto nel film e quella di un gruppo di soldati neri che erano trattati dall'esercito americano come una sorta di cellula impazzita. In sostanza, come il tenente Aldo Raine e i suoi uomini, anche loro usano la tattica della resistenza Apace e uccidono gruppi di soldati bianchi e di ufficiali bianchi di una base militare mentre percorrono un sentiero di guerra che li porta in Svizzera.

Ho già la maggior parte del film scritto. E’ pronto per essere girato. Non mi resta che scrivere la seconda metà del film. Questo per me sarebbe il terzo film della trilogia. Sarebbe collegato a Bastardi senza gloria, anche perché in questo film ci sarebbero dei Bastardi senza gloria, nonostante la storia sia incentrata sui soldati."

Dichiarazioni da prendere con le pinze quando si tratta di Tarantino ma se davvero la sceneggiatura è già a metà non passerà molto tempo prima di rivederlo sul set. Aspettiamo comunque ulteriori aggiornamenti.



Frra

mercoledì 19 dicembre 2012

'La Bottega dei Suicidi' vietato in Italia ai minori di 18 anni

Presentato all'ultimo Festival di Cannes, il pluripremiato film d'animazione 'La Bottega dei Suicidi' di Patrice Leconte aveva convinto e sorpresa critica e platea. Il film è finalmente arrivato anche in Italia dove è stato accolto con una doccia fredda.

Il film si è beccato un divieto ai minori di 18 anni, la commissione che l'ha visionato ha puntato il dito contro "la leggerezza con cui è trattato il tema e la facilità d’esecuzione" e quindi, sempre secondo la commissione, c'è il grosso rischio di emulazione.

Incredulo e deluso il regista Patrice Leconte, a Roma proprio per presentare il film: "Sono molto sorpreso, credo sia una sciocchezza, perché per me questo è un film felice e positivo. Uno dei personaggi principali è un bambino di otto/nove anni, trova che la vita è bella e che non bisogna assolutamente suicidarsi. In Francia ho fatto vedere il film ai bambini di quella età e si sono identificati con lui e si sono trovati d’accordo: la vita è bella! E quindi questo divieto ai minori di 18 anni è veramente assurdo ed è anche molto deludente. Sono deluso". La Videa ha deciso di fare ricorso.

Il film ci porta in una triste e grigia città in cui la maggior parte delle persone è depressa e cerca continuamente il suicidio. Una famiglia gestisce un negozio di "articoli per suicidarsi", per permettere alla gente di fare le cose per bene. Quando nasce Alan qualcosa cambia, il bimbo è felice e ama la vita, e per quanto la famiglia cerchi di intristirlo lui sorride sempre. Un film dallo humor nero, ironico, divertente e profondo insomma, con un'animazione particolare e raffinata, che non merita sicuramente un divieto così pesante.

Questa decisione fa storcere il naso agli appassionati di cinema che non possono fare a meno di chiedersi quali criteri adotta la commissione per prendere certe decisioni.
--
[Aggiornamento]

Se Patrice Leconte ha accolto la notizia con delusione, il distributore Sandro Parenzo ha reagito con rabbia. Ecco la sua dichiarazione: "A questo punto ritiriamo il film. Questo divieto è assurdo. Abbiamo fatto su questo film delizioso, di un autore affermato, un investimento notevole, a questo punto lo ritiro, è bestiale! lo faremo uscire in Svizzera e quando sarà il momento in home video. Mi è passata la voglia. In questo paese ho dovuto assistere ad un pomeriggio domenicale in tv con la D'Urso che intervistava una persona che spiegava come aveva strangolato la nipote, senza scandalo per nessuno pur essendo le 15, questo film invece ha il divieto ai 18..."

Impossibile dargli torto. Ringraziamo la commissione, chi ci rimette alla fine è lo spettatore.



Frra

'Ruby Sparks' - commento a caldo

Ruby Sparks è il film che non ti aspetti, o almeno quello che non mi aspettavo io, che con grande gioia mi son ritrovato a vedere una discreta "commedia" tragicomica che offre moltissimi spunti di riflessione più o meno profondi sulla vita e i suoi buchi neri esistenziali da cui sembra sempre difficile uscirne illesi.

Vediamo una Zoe Kazan (anche sceneggiatrice del film stesso) mostrarci innumerevoli sfaccettature dell'animo umano attraverso il personaggio di Ruby Sparks e un Paul Dano in crisi con se stesso che burattinaio e creatore, si ritroverà faccia a faccia con se stesso e una surreale realtà che stenterà a controllare.

A volte per crescere c'è bisogno di una forte caduta nella realtà, o in questo caso, una caduta nell'impossibile!

Mat

lunedì 17 dicembre 2012

I vincitori dei Satellite Awards 2012

I Satellite Awards sono i riconoscimenti assegnati ogni anno a cinema e tv dai 200 giornalisti internazionali che compongono l'IPA, cioè International Press Academy.

Assoluto dominatore è stato il film di David O. Russell, 'Silver Linings Playbook', che si è portato a casa 5 pesanti premi: miglior film, attore e attrice protagonista, regia e montaggio.

Anne Hathaway si porta a casa il premio come migliore attrice non protagonista per 'Les Miserables', e sembra ormai favoritissima per la vittoria di Oscar e Golden Globe. Per gli uomini invece è, a sorpresa, Javier Bardem a vincere il premio come migliore attore non protagonista per il suo ruolo da cattivo in 'Skyfall'. '007' manca il premo per la miglior canzone in cui era (abbastanza) favorito, battuto da 'Suddenly' del musical 'Les Miserables'. Gloria anche per 'Zero Dark Thirty' che riceve il premio per la migliore sceneggiatura originale. A 'Life of Pi' quello per la migliore sceneggiatura non originale.
Incertezza per il miglior film straniero se fino ad oggi a farla da padrone era stato 'Amour' di Haneke, i Satellite lo ignorano e con un ex-aequo 'Pietà' di Kim Ki Duk e l'altro francese 'Quasi Amici'. L'Italia, manco a dirlo, resta a secco (Claudio Miranda non è italiano). A 'Le 5 Leggende' il premio come miglior film d'animazione. In questa categoria i giochi per gli Oscar sono apertissimi.

Per quanto riguarda la tv, nessun predominio ma tre premi a testa per 'Homeland' e 'The Big Bang Theory'. Premiati anche Julianne Moore, Maggie SmithBenedict Cumberbatch.

Ecco l'elenco dei vincitori:

Miglior film - Silver Linings Playbook
Migliore attrice - Jennifer Lawrence, Silver Linings Playbook
Migliore attore - Bradley Cooper, Silver Linings Playbook
Migliore attrice non protagonista - Anne Hathaway, Les Misérables
Migliore attore non protagonista - Javier Bardem, SKyfall
Miglior regia - David O. Russell, Silver Linings Playbook
Miglior sceneggiatura originale - Mark Boal, Zero Dark Thirty
Miglior sceneggiatura non originale - David Magee, Life of Pi
Miglior film straniero - Pieta (Corea del Sud) e Quasi Amici (Francia)
Miglior film d'animazione Le 5 Leggende
Miglior documentario - Chasing ICE (National Geographic Entertainment)
Miglior colonna sonora - Alexandre Desplat, Argo
Miglior canzone originale - “Suddenly”, Les Misérables
Miglior fotografia - Claudio Miranda, Life of Pi
Migliori effetti visivi - Flight
Miglior montaggio - Silver Linings Playbook
Miglior sonoro - Les Misérables
Migliore scenografia - Lincoln
Migliori costumi - A Royal Affair
Premi speciali
- Terence Stamp, per il contributo artistico al cinema;
- Walter Murch, Nikola Tesla Award;
- Paul Williams, Auteur Award;
- Bruce Davison, Honorary Satellite Award;
- Quvenzhane Wallis, Beasts of the Southern Wild, come attrice emergente;
- Benh Zeitlin, Beasts of the Southern Wild, Humanitarian Award;
- Les Miserables, miglior cast.

---

Miglior miniserie o film tv - Hatfields & McCoys
Migliore attrice in una miniserie/film tv - Julianne Moore, Game Change
Migliore attore in una miniserie/film tv - Benedict Cumberbatch, Sherlock
Migliore attrice non protagonista in una miniserie/film tv - Maggie Smith, Downton Abbey
Migliore attore non protagonista in una miniserie/film tv - Neal McDonough, Justified
Drama - Homeland
Genre - Walking Dead
Migliore attrice drammatica - Claire Danes, Homeland
Migliore attore drammatico - Damian Lewis, Homeland
Comedy - The Big Bang Theory
Migliore attrice in una commedia - Kaley Cuoco, The Big Bang Theory
Migliore attore in una commedia - Johnny Galecki, The Big Bang Theory




Frra

Cronenberg fuori da 'La Promessa dell'Assassino 2'

Per diverso tempo si sono susseguite voci e news su un sequel del film 'La Promessa dell'Assassino' (2007), fino a che lo stesso regista David Cronenberg non aveva confermato l'intento di fare un secondo capitolo.

Ora però è tutto fermo. Il motivo lo spiega lo stesso Cronenberg che si chiama fuori dal progetto. "La Focus Features non era d’accordo sul bilancio. Ho pensato che fosse una sceneggiatura molto ambiziosa e volevo realizzarla correttamente, ma hanno davvero tirato fuori tutti i vincoli finanziari del mondo. C’è stato un disaccordo sul budget. Per quanto mi riguarda, non sono più coinvolto."

Ma cosa avremmo visto nel sequel? Nikolai (Viggo Mortensen) sarebbe diventato il braccio destro di Krill (Vincent Cassel) nella scalata al potere della malavita. "Nel seguito, avremmo visto Nikolai andare in Russia e ci sarebbero stati degli elementi russi e così via. Steven Knight ha scritto una bella sceneggiatura. Era qualcosa che volevo veramente esplorare, per la prima volta sono stato tentato a fare un sequel, perché ho sentito che non avevo finito con il personaggio di Nikolai e quello di Kirill. Volevo vedere Nikolai tornare in Russia, perché una delle cose che volevo nel primo film era vedere un gruppo di russi a Londra, ma non li abbiamo mai visti in Russia. In altre parole, sperimenti il loro esilio, mentre loro cercano di ricreare un po’ la Russia, all’interno di Londra. Nella sceneggiatura originale c’erano alcune scene in Russia e ho pensato che era meglio se non le vedevamo – hanno nostalgia per la Russia, ma non la vediamo mai."

Al momento però niente Cronenberg per 'La Promessa dell'Assassino 2', questo però non significa niente film. Il progetto potrebbe andare avanti anche senza di lui, e senza il suo marchio, anche se non sarebbe la stessa cosa. Ma questo non è l'unico film di Cronenberg ad avere qualche problema di bilancio. Stavolta la casa di produzione è la Fox e il film in questione è il sequel de 'La Mosca'. Al riguardo Cronenberg ha dichiarato: "Non era proprio un remake, era più di un sequel o qualcosa di parallelo. Era una meditazione su l'essere una mosca. Non c’erano gli stessi personaggi, niente del genere e, naturalmente, comprendeva la tecnologia moderna. Era qualcosa di cui ero molto contento e è stata una delusione non averlo potuto fare. Anche in questo caso era un problema di bilancio".

Due film, due case di produzione diverse, stesso problema. Riuscirà Cronenberg a realizzarne almeno uno su due?



Frra

sabato 15 dicembre 2012

'Lawless' - il commento a caldo

L'australiano John Hillcoat fa l'americano con 'Lawless'.

Virginia, contea di Franklin, sono gli anni del proibizionismo, i tre fratelli Bondurant distillano e vendono illegalmente i migliori alcolici del paese. Forrest (T.Hardy) è il capo, silenzioso, riflessivo e temuto, Howard (J.Clarke), il braccio destro, quello sempre pronto a picchiare e con un debole per l'alcol, e Jack (S.LaBeouf), il più giovane e debole ma con tanta voglia di emergere.
Le cose cambiano quando da Chicago arriva Charlie Rakes, feroce e corrotto rappresentante della legge. Fra Rakes e i fratelli Bondurant comincia una guerra all'ultimo sangue.

Presentato all'ultimo Festival di Cannes, 'Lawless' è una storia vera tratta da un romanzo scritto dal nipote di Jack Bondurant. La sceneggiatura è firmata da John Hillcoat e Nick Cave che hanno cercato di rifarsi alla tradizione tutta americana dei gangster movie, con un po' di atmosfere western.
Il film punta sullo spettacolo, e in effetti le scene sono spettacolari, scenografia, ricostruzioni, costumi, fotografia e regia sono state curate nei particolari ma sembra si siano dimenticati della resa generale.
Il film parte bene presentando i personaggi con grande impatto ma la sceneggiatura poi prosegue su una strada sicura e già battuta, sembra quasi per paura di non sbagliare. A tirare su la storia quando ce n'è bisogno ci pensa l'ottimo cast. Tom Hardy è un attore fisico, massiccio, la sua presenza scenica basta e avanza anche quando il personaggio rischia di cadere nell'ovvio. Jason Clarke, che aveva già affrontato questo periodo storico con 'Public Enemies' è una faccia che in futuro si vedrà spesso. Jessica Chastain ormai è chiaro che può fare tutto, qualsiasi ruolo senza nessun problema. Shia LaBeouf tiene il passo. Bene Mia Wasikowska. Ottimo Guy Pearce nel ruolo del cattivissimo e spietato Charlie Rakes, un personaggio in alcune aspetti stereotipato, classico, ma che lui rende molto credibile e davvero odioso. Apparizione anche per un sempre bravo Gary Oldman.

Il film è onesto che merita una visione, offre spettacolo, ha la giusta dose di violenza e di sangue ma si accontenta di fare il suo compito senza sbavature, non si prende rischi, non c'è un messaggio, è un film a cui manca l'anima. Le premesse erano quelle di un grande film che invece si trasforma "solo" in intrattenimento. Peccato perché il cast e le belle immagini meritava una sceneggiatura più profonda.


Frra

Peter Jackson sulle scene tagliate de 'Lo Hobbit'

Mentre i cinema sono stati ormai conquistati dal film 'Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato', Peter Jackson parla delle scene tagliate.

Molte scene sono state tolte per una questione di tempo, alcune le abbiamo intraviste in qualche trailer ma altre sono rimaste fuori ed è praticamente certo che finiranno nell'annunciata edizione estesa per l'home video. A parlarne è stato proprio Jackson.

"L'edizione estesa è già pronta. Ci sono alcune scene che erano davvero belle. In una, ambientata a Gran Burrone, i nani mancavano di rispetto agli elfi, ed era davvero divertente. Gli elfi tendono a essere un po' pomposi e si prendono molto sul serio: trovavo divertente il fatto che questi nani avessero l'opportunità di infastidirli. Poi ci sono diverse scene con Barry Humphries (il Grande Orco), stava scadendo il tempo a nostra disposizione e abbiamo dovuto saltarle, ma erano scene davvero divertenti."

A queste va aggiunta la scena raccontata da Ian McKellen che aveva parlato di un incontro di Gandalf con Bella Donna Tuc e suo figlio, un giovanissimo Bilbo, a cui hanno dovuto rinunciare nel montaggio finale.
Insomma sono rimaste fuori scene interessanti, non ci resta che aspettare la versione estesa in Dvd e Blu-ray.



Frra

venerdì 14 dicembre 2012

'Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato' - la recensione



In un buco del terreno viveva uno Hobbit...




L'errore maggiore che si possa fare, andando al cinema a vedere Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, è pensare di vedere Il Signore degli Anelli 2.
Lo Hobbit non è il Signore degli Anelli e se qualsiasi tolkeniano ne è ben consapevole, forse a qualcuno potrebbe sfuggire, rimanendo inevitabilmente spiazzato e un po’ deluso dal tono così diverso di questo film rispetto alla Trilogia.
Ecco, è tutta una questione di tono, ne è imperniata la storia ma soprattutto i personaggi, da Bilbo a Gandalf: là dove c’era un tono cupo, disperato, malinconico, ecco che qui abbiamo momenti giocosi e buffi, un Gandalf che si diverte con i giochi di parole e una (seppur solo iniziale e solo superficiale) spensieratezza e assenza del male che invece era struttura portante del Signore degli Anelli, anche se in più di un’occasione quel male ricompare, che sia in uno sguardo sofferente del grande Thorin Scudodiquercia o nelle paure confidate da Gandalf a Galadriel in una delle scene più belle del film.
Si torna nella Terra di Mezzo, quindi, e seppur in un periodo storico in cui la guerra è ancora lontana, le sue Terre Selvagge, le sue Montagne e i suo luoghi sicuri sono proprio come li ricordavamo ed è un piacere per gli occhi e la mente ritrovare la Contea o Gran Burrone immerse nei magnifici paesaggi neozelandesi.
Ma anche qui è tutto meno cupo, Gran Burrone non è ultimo malinconico baluardo degli Elfi, ma un luogo di pace in cui si fa festa, si danza, in cui lo stesso Sire Elrond sorride, ma sempre si intravede un qualcosa di molto più dark appena cala il sole e si rimane alla luce lunare, e anche Radagast il Bruno passa da buffo amante degli animali a potente stregone che affronta il Potere Oscuro.
 Gli stessi Nani ondeggiano sempre in un perfetto equilibrio tra comicità e drammaticità ed era davvero difficile dato il loro numero numero. Peter Jackson ci riesce benissimo e ognuno di loro è diverso e rimane impresso nel cuore dello spettatore, soprattutto Thorin, carico di tutto il suo carisma, con i suoi molti difetti e il suo eroismo quasi disperato, uno dei più complessi personaggi tolkeniani; la sua storia è coinvolgente e anche l’intreccio con l’Orco Pallido Azog (unico “stravolgimento” di trama apportato da Jackson, anche se è più che altro uno spostamento temporale) funziona benissimo e getta le basi sia per il finale epico, che per i prossimi film.
Ma veniamo al vero protagonista: nessun dubbio, Martin Freeman è Bilbo Baggins. L’attore inglese è grandioso nell’incarnare tutte le sfumature dello Hobbit, il “lato Baggins” e il “lato Tuc”, la crescita personale e la presa di consapevolezza graduale che culmina con una delle scene più importanti dell’intera saga: il faccia a faccia tra Bilbo e Gollum è una gioia per gli occhi, Andy Serkis è  fenomenale e il suo Gollum realistico e intenso, mentre Freeman è bravissimo nel far trasparire la paura e l’improvvisa presa di coraggio di Bilbo. Diamo, inoltre, un bello sguardo all’Anello, in una scena visivamente potente e con il Tema Musicale da pelle d’oca che ci porta per un attimo indietro nel tempo.
L’intera colonna sonora, a dirla tutta, è straordinaria e Howard Shore fa un ottimo lavoro anche nell’adattare le canzoni del romanzo (e qui c’è da applaudire i doppiatori, che non era facile… e parlando di doppiatori un applauso a Gigi Proietti che è un ottimo Gandalf in sostituzione al compianto Gianni Musi), sia quella dei Nani già sentita nel trailer che quella molto divertente sui patti, piacevole sorpresa che forse sarà gradita quasi esclusivamente da chi ha letto il libro.
Un’ultima parola voglio spenderla sul tanto chiacchierato 48 frame al secondo: ero molto curiosa di vederlo, dato quanto si era detto tra detrattori e ammiratori, e devo dire che è davvero notevole! Ci vuole un po’ per adattarsi, il nostro occhio è abituato al formato 24 fs e inizialmente un formato del genere fa sembrare tutto molto strano e si ha quasi l’impressione di avere un sovraccarico di informazioni visive, ma dopo un quarto d’ora, venti minuti, ci si fa l’abitudine e l’esperienza diventa di un tale livello da lasciare sbalorditi. L’immagine è estremamente nitida, il 3D è chiarissimo e non stanca, ci si dimentica di essere al cinema con degli occhialini, si ha la vera impressione di trovarsi lì con Gandalf, Bilbo e i Nani, di essere semplicemente affacciati a una finestra. Il 48 fs è il futuro del cinema, assolutamente da provare.

In conclusione, Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, pur se del tutto diverso dalla Trilogia che lo aveva preceduto, è l’ennesima dimostrazione che Peter Jackson e Tolkien sono un’accoppiata da sogno, il Professore che ha creato un Mondo ed il suo grande Fan che ci regala ancora una volta quel Mondo dal vivo!


*Chiara*


'Le 5 Leggende' - la recensione

Le 5 leggende (Rise of the Guardians) è un film d'animazione del 2012 diretto da Peter Ramsey basato sulle opere dell'autore americano William Joyce e prodotto dalla DreamWorks Animation.

La storia comincia con Jack Frost che si sveglia e si "scopre" come spirito della Neve, così divertito dalla cosa inizia a sperimentare i suoi nuovi poteri, fino a quando si accorge che nessuno al villaggio riesce a vederlo.
La storia si sposta avanti di ben 300 anni, e ci ritroviamo al Polo Nord, dove Babbo Natale, i suoi elfi e degli... Yeti, stanno iniziano a preparare i regali da consegnare a Natale. Ad un certo punto, guardando una ricostruzione della Terra dove è possibile vedere tutti i bambini che credono in lui, una nube nera entra in questo suo "quartier generale", e capisce che c'è un pericolo in agguato.
Infatti, dopo aver convocato da lui le altre Leggende, il coniglio pasquale, la fata dei denti e l'omino del sonno Sandman, la luna (o l'uomo della luna) li avverte che l'Uomo Nero (Pitch) è tornato, e che possono sconfiggerlo solo con un nuovo guardiano, Jack Frost.
Jack non crede di poter essere un Guardiano, perchè preferisce il divertimento al lavoro, ma Babbo Natale gli rivela che è stato scelto, e gli chiede qual'è il suo centro, ossia quello che lo rende speciale agli occhi dell'uomo della luna, ma Jack ancora non lo sa...


In quasi tutti i film d'animazione troviamo la lotta tra il bene e il male, ma è dal tempo dei classici che non si affronta la lotta vera tra le paure ancestrali e il bisogno di credere in qualcosa che possa aiutare a credere in noi stessi, per poi sconfiggere quelle paure.
I personaggi così forti e così deboli allo stesso tempo, non possono vivere senza bambini che credono in loro, e i bambini non possono vivere felici se non credono all'esistenza di questi Guardiani.
Magari un bambino piccolo che guarda questo film non riuscirà a cogliere tutte le metafore e le simbologie, magari come le favole, sono cose che ti entrano dentro, nell'inconscio, e ti rimangono per tutta la vita, sperando che al mondo esistano ancora genitori che credano all'importanza delle favole.

Il livello tecnico è ovviamente alto, negli ultimi anni si sono fatti grandi passi con l'animazione digitale, dove è diventata più importante la qualità che la somiglianza con l'essere umano. In più il Character Design dei personaggi è molto originale, come si fa a non amare un coniglio di pasqua stile Rambo? Oppure un Babbo Natale con tatuati "Naughty" e "Nice" (Cattivo e Buono) sulle braccia?


giovedì 13 dicembre 2012

'Lo Hobbit un Viaggio Inaspettato' - commento a caldo

Sono bastate 2 note musicali e un font dorato per farmi sussultare il cuore, un sussulto che non vedevo l'ora di ri-avere.

Visto in 3D (normale) è un film  a se stante che non ricorda molto Il Signore degli Anelli come dicono in molti. Giustamente anche "lo Hobbit" libro e "il Signore degli Anelli" libri erano quasi due stili differenti, e così e stato anche con la trasposizione cinematografica di Peter Jackson.
Certo, ci sono molte citazioni della trilogia cinematografica iniziata 11 anni fa, era una cosa ovvia, c'è chi dice troppe ma per me no, sono tutte citazioni funzionali alla storia, quale più quale meno, un contatto deve pur esserci e non poteva essere solo un anello.

Il film in generale scorre molto bene, tutto molto dosato e misurato e il tocco fiabesco (rispetto a Il Signore degli Anelli) è gradevole e lo si nota soprattutto nella scala cromatica delle atmosfere che si respirano durante tutto il viaggio.
Le interpretazioni, Martin Freeman è Bilbo Baggins, la perfezione assoluta, Ian McKellen meraviglioso e il doppiaggio di Gigi Proietti è discreto, ci si fa l'orecchio. Andy Serkis SPETTACOLARE, un Gollum anche migliore del precedente, mi ha davvero fatto spalancare gli occhi!

Effetti visivi degni della trilogia, soprattutto Gollum, l'unica cosa negativa (o no) che ho notato è la troppa "plasticosità" delle altre creature.
Colonna sonora, che ve lo dico a fare.
Il 3D, come ho già detto ho visto il film in 3D standard ma è comunque riuscito a sorprendermi, perfetto, poche sbavature, il miglior 3D dopo Avatar.

E ora basta aspettare dicembre 2013 per continuare questo splendido viaggio, e magari riuscir a vedere il film in formato HFR 3D a 48 fotogrammi al secondo prima di quel giorno!

Mat

Golden Globe 2013 - le nominations

Sono appena state rese note le nominations ai Golden Globes 2013. La cerimonia si terrà il 13 gennaio e verrà condotta da Tina Fey e Amy Poehler (che sono state nominate nella stessa categoria).

Tutti i nomi che ci si aspettava sono presenti mentre sono rimasti fuori i blockbuster della stagione. A dominare con più nominations è 'Lincoln' di Steven Spielberg, seguito da 'Argo' e, a sorpresa, 'Django Unchained'.

Nella categoria miglior commedia o musical la sfida sarà fra 'Les Misérables' e 'Silver Linings Playbook', con il musical di Tom Hooper favorito. Per il miglior film drammatico invece lo scontro principale sarà fra 'Lincoln' e 'Argo', con 'Zero Dark Thirty' a fare da outsider.

Qualche sorpresa nelle nomination degli attori. Fra i migliori attori drammatici spunta un po' a sorpresa Richard Gere per 'Arbitrage', come Ewan McGregor fra gli attori commedia o musical per il film 'Salmon Fishing in the Yemen', che ha portato una nomination anche a Emily Blunt. Fra le attrici,protagoniste, confermati i nomi che circolavano da tempo, con Marion Cotillard che s'impone ancora una volta con un film straniero, 'Rust And Bone'. Fra le non protagoniste bel "duello" tra Anne Hathaway ('Les Misérables') e Amy Adams ('The Master'), torna anche Nicole Kidman con la sua performance nel controverso (e massacrato) 'The Paperboy'. Assente l'Italia fra i film stranieri.

Curiosità: piccola sfida fra Hitchcock vinta da Toby Jones, nominato come migliore attore per la serie tv 'The Girl in cui interpreta il maestro del brivido, mentre non è stato nominato Anthony Hopkins che interpreta sempre Hitchcock ma nell'omonimo film per il cinema.

Ecco l'elenco delle nominations, cinema e tv:

Miglior film drammatico
- Argo
- Django Unchained
- Life of Pi
- Lincoln
- Zero Dark Thirty

Miglior commedia o musical
- Best Exotic Marigold Hotel
- Les Miserables
- Moonrise Kingdom
- Salmon Fishing in the Yemen
- Silver Linings Playbook

Miglior regia
- Ben Affleck, Argo
- Kathryn Bigelow, Zero Dark Thirty
- Ang Lee, Life of Pi (Vita di Pi)
- Steven Spielberg, Lincoln
- Quentin Tarantino, Django Unchained

Attore protagonista in un film drammatico
- Daniel Day-Lewis, Lincoln
- Richard Gere, Arbitrage
- John Hawkes, The Sessions
- Joaquin Phoenix, The Master
- Denzel Washington, Flight

Attrice protagonista in un film drammatico
- Jessica Chastain, Zero Dark Thirty
- Marion Cotillard, Rust and Bone
- Helen Mirren, Hitchcock
- Naomi Watts, The Impossible
- Rachel Weisz, The Deep Blue See

Miglior attore in commedia o musical
- Jack Black, Bernie
- Bradley Cooper, Silver Linings Playbook
- Hugh Jackman, Les Miserables
- Ewan McGregor, Salmon Fishing in the Yemen
- Bill Murray, Hyde Park on Hudson

Attrice in commedia o musical
- Emily Blunt, Salmon Fishing in the Yemen
- Judi Dench, Best Exotic Marigold Hotel
- Jennifer Lawrence, Silver Linings Playbook
- Maggie Smith, Quartet
- Meryl Streep, Hope Springs

Attore non protagonista
- Alan Arkin, Argo
- Leonardo DiCaprio, Django Unchained
- Philip Seymour Hoffman, The Master
- Tommy Lee Jones, Lincoln
- Christoph Waltz, Django Unchained

Attrice non protagonista
- Amy Adams, The Master
- Sally Field, Lincoln
- Anne Hathaway, Les Miserables
- Helen Hunt, The Sessions
- Nicole Kidman, The Paperboy

Sceneggiatura
- Zero Dark Thirty
- Lincoln
- Silver Linings Playbook
- Django Unchained
- Argo

Colonna sonora
- Mychael Danna, Life of Pi
- Alexandre Desplat, Argo
- Dario Marianelli, Anna Karenina
- Tom Tywker, Reinhold Heil, Johnny Klimek, Cloud Atlas
- John Williams, Lincoln

Canzone
- “For You” (Act of Valor) by Keith Urban
- “Not Running Anymore” (Stand Up Guys) by Stand Up Guys
- “Safe and Sound” (The Hunger Games) by Taylor Swift
- “Skyfall” (Skyfall) by Adele
- “Suddenly” (Les Miserables)

Film straniero
- Amour
- A Royal Affair
- The Untouchables
- Kon Tiki
- Rust and Bone (Un sapore di ruggine e ossa)

Film d’animazione
- Brave
- Frankenweenie
- Hotel
- Rise of the Guardians (Le 5 leggende)
- Wreck-It Ralph (Ralph Spaccatutto)

-

Miglior serie drammatica
- Breaking Bad
- Boardwalk Empire
- Downton Abbey
- Homeland
- The Newsroom

Miglior serie commedia o musical
- Episodes
- Girls
- Modern Family
- Smash
- The Big Bang Theory

Migliore attore in una serie drammatica
Steve Buscemi, Boardwalk Empire
Bryan Cranston, Breaking Bad
Jeff Daniels, The Newsroom
Jon Hamm, Mad Men
Damian Lewis, Homeland

Migliore attrice in una serie drammatica
Connie Britton, Nashville
Glenn Close, Damages
Claire Danes, Homeland
Michelle Dockery, Downton Abbey
Julianna Margulies, The Good Wife

Migliore attore in una serie commedia o musical
Alec Baldwin, 30 Rock
Don Cheadle, House of Lies
Louis C.K., Louie
Matt LeBlanc, Episodes
Jim Parsons, The Big Bang Theory

Migliore attrice in una serie commedia o musical
Zooey Deschanel, New Girl
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Lena Dunham, Girls
Tina Fey, 30 Rock
Amy Poehler, Parks and Recreation

Miglior miniserie o film tv
- Game Change
- Hatfields & McCoys
- Political Animals
- The Girl
- The Hour

Migliore attore protagonista in una miniserie o film tv
Kevin Costner, Hatfields & McCoys
Benedict Cumberbatch, Sherlock
Woody Harrelson, Game Change
Toby Jones, The Girl
Clive Owen, Hemingway & Gellhorn

Migliore attrice protagonista in una miniserie o film tv
Nicole Kidman, Hemingway & Gellhorn
Jessica Lange, American Horror Story
Sienna Miller, The Girl
Julianne Moore, Game Change
Sigourney Weaver, Political Animals

Migliore attore non protagonista in una miniserie o film tv
Max Greenfield, New Girl
Ed Harris, Game Change
Danny Huston, Magic City
Mandy Patinkin, Homeland
Eric Stonestreet, Modern Family

Migliore attore non protagonista in una miniserie o film tv
Hayden Panettiere, Nashville
Archie Panjabi, The Good Wife
Sarah Paulson, American Horror Story
Maggie Smith, Downton Abbey
Sofía Vergara, Modern Family



Frra

mercoledì 12 dicembre 2012

Le nominations dei SAG Awards

Sono state annunciate le nominations degli Screen Actors Guild Awards, il sindacato degli attori (circa 150 mila attori di tv e cinema) che premia le performance degli attori. Attori che premiano attori insomma, uno degli appuntamenti più importanti prima dei premi Oscar.

In testa per numero di nominations ci sono 'Lincoln' e 'Silver Linings Playbook' con 4 candidature. Segue a ruota 'Les Misérables' con 3.
Spiccano le assenza di Matthew McConaughey, fino ad oggi sempre presente in altri premi con 'Magic Mike', e quelle di Joaquin Phoenix e di Amy Adams fra i migliori attori protagonisti e le attrici non protagoniste per 'The Master', il film è assente anche fra i nomi del miglior cast. Totalmente assente anche 'Django Unchained' di Tarantino. Inattesa invece la presenza di Nicole Kidman per 'The Paperboy' e di Maggie Smith per 'Marigold Hotel'.
Il Sag Award alla carriera sarà consegnato a Dick Van Dyke. La cerimonia si terrà il 27 gennaio.

Ecco l'elenco dei nominati, sia per il cinema che per la tv:

Migliore Attore Protagonista
Bradley Cooper - 'Silver Linings Playbook'
Daniel Day Lewis - 'Lincoln'
John Hawkes - 'The Session'
Hugh Jackman - 'Les Misérables'
Denzel Washington - 'Flight'

Migliore Attrice protagonista
Jessica Chastain - 'Zero Dark Thirty'
Marion Cotillard - 'Rust And Bone'
Jennifer Lawrence - 'Silver Linings Playbook'
Helen Mirren - 'Hitchcock'
Naomi Watts - The Impossible'

Migliore Attore Non Protagonista
Alan Arkin - 'Argo'
Javier Bardem - 'Skyfall'
Robert De Niro - 'Silver Linings Playbook'
Philip Seymour Hoffman - 'The Master'
Tommy Lee Jones - 'Lincoln'

Migliore Attrice Non Protagonista
Sally Field - 'Lincoln'
Anne Hathaway - 'Les Misérables'
Helen Hunt - 'The Session'
Nicole Kidman - 'The Paperboy'
Maggie Smith - 'Marigold Hotel'

Miglior Cast
Argo
Marigold Hotel
Les Misérables
Lincoln
Silver Linings Playbook

-

Migliore attore in un film tv o miniserie
Kevin Costner - 'Hatfield&McCoys
Woody Harrelson - 'Game Change'
Ed Harris - 'Game Change'
Clive Owen -  'Hemingway&Gellhorn'
Bill Paxton - 'Hatfields&McCoys'

Migliore attrice in un film tv o miniserie
Nicole Kidman - 'Hemingway&Gellhorn'
Julianne Moore - 'Game Change'
Charlotte Rampling - 'Restless'
Sigourney Weaver - 'Political Animals'
Alfre Woodard - 'Steel Magnolias'

Migliore attore in una serie drammatica
Steve Buscemi - 'Boardwalk Empire'
Bryan Cranston - 'Breaking Bad'
Jeff Daniels - 'The Newsroom'
Jon Hamm - 'Mad Man'
Damian Lewis - 'Homeland'

Migliore attrice in una serie drammatica
Claire Danes - 'Homeland'
Michelle Dockery - 'Downton Abbey'
Jessica Lange - 'American Horror Story'
Julianna Margulies - 'The Good Wife'
Maggie Smith - 'Downton Abbey'

Migliore attore in una serie commedia
Alec Baldwin - '30 Rock'
Ty Burrell - 'Modern Family'
Louis C.K. - 'Louie'
Jim Parsons - 'The Big Bang Theory'
Eric Stonestreet - 'Modern Family'

Migliore attrice in una serie commedia
Edie Falco - 'Nurse Jackie'
Tina Fey - '30 Rock'
Amy Poehler - 'Parks and Recreation'
Sofia Vergara - 'Modern Family'
Betty White - 'Hot in Cleveland'

Miglior cast in una serie drammatica
Boardwalk Empire
Breaking Bad
Downton Abbey
Homeland
Mad Men

Miglior cast di una serie commedia
30 Rock
The Big Bang Theory
Glee
Modern Family
Nurse Jackie
The Office

-

Miglior performance stunt per un film
The Amazing Spider-Man
The Bourne Legacy
The Dark Knight Rises
Les Misérables
Skyfall

Miglior performance stunt per una serie tv
Boardwalk Empire
Breaking Bad
Game of Thrones
Sons of Anarchy
The Walking Dead



Frra

Critics' Choice Awards 2012: 'Lincoln' fa la voce grossa

Sono state annunciate le nominations della Broadcast Film Critics Association, cioè i Critics' Choice Movie Awards. La Broadcast Film Critics Association riunisce circa 270 critici statunitensi e canadesi di radio, tv e online. Cerimonia di premiazione l'11 gennaio.

A padroneggiare è 'Lincoln' di Steven Spielberg, nominato in ben 13 categorie, miglior film, attore, attrice e attore non protagonisti, regia, sceneggiatura adattata, miglior cast, fotografia, costumi, scenografia, montaggio, trucco e colonna sonora.
Risponde bene il musical 'Les Misérables' con 11 nominations, al momento uno dei favoritissimi per l'Oscar. A seguire con 10, 'Silver Linings Playbook', poi 'Life of Pi' con 9, 'The Master', 'Argo' e 'Skyfall' con 7. Il film che fino ad ora ha raccolto più premi, 'Zero Dark Thirty' di Kathryn Bigelow si difende con 5 nominations.
Da sottolineare la presenza del film indipendente 'Beasts of the Southern Wild' che si prende tre nominations tra cui quella per il miglior film. Assente l'Italia fra i migliori film stranieri, presente la Francia con due film.
In questi premi sono molto più indicative della vittoria sono le nominations, spesso vera cartina tornasole per l'Oscar.

Ecco l'elenco completo.


BEST PICTURE
Argo
Beasts of the Southern Wild
Django Unchained
Les Misérables
Life of Pi
Lincoln
The Master
Moonrise Kingdom
Silver Linings Playbook
Zero Dark Thirty

BEST ACTOR
Bradley Cooper – 'Silver Linings Playbook'
Daniel Day-Lewis – 'Lincoln'
John Hawkes – 'The Sessions'
Hugh Jackman – 'Les Misérables'
Joaquin Phoenix – 'The Master'
Denzel Washington – 'Flight'

BEST ACTRESS
Jessica Chastain – 'Zero Dark Thirty'
Marion Cotillard – 'Rust and Bone'
Jennifer Lawrence – 'Silver Linings Playbook'
Emmanuelle Riva – 'Amour'
Quvenzhané Wallis – 'Beasts of the Southern Wild'
Naomi Watts – 'The Impossible'

BEST SUPPORTING ACTOR
Alan Arkin – 'Argo'
Javier Bardem – 'Skyfall'
Robert De Niro – 'Silver Linings Playbook'
Philip Seymour Hoffman – 'The Master'
Tommy Lee Jones – 'Lincoln'
Matthew McConaughey – 'Magic Mike'

BEST SUPPORTING ACTRESS
Amy Adams – 'The Master'
Judi Dench – 'Skyfall'
Ann Dowd – 'Compliance'
Sally Field – 'Lincoln'
Anne Hathaway – 'Les Misérables'
Helen Hunt – 'The Sessions'

BEST YOUNG ACTOR/ACTRESS
Elle Fanning – 'Ginger & Rosa'
Kara Hayward – 'Moonrise Kingdom'
Tom Holland – 'The Impossible'
Logan Lerman – 'The Perks of Being a Wallflower'
Suraj Sharma – 'Life of Pi'
Quvenzhané Wallis – 'Beasts of the Southern Wild'

BEST ACTING ENSEMBLE
Argo
The Best Exotic Marigold Hotel
Les Misérables
Lincoln
Moonrise Kingdom
Silver Linings Playbook

BEST DIRECTOR
Ben Affleck – 'Argo'
Kathryn Bigelow – 'Zero Dark Thirty'
Tom Hooper – 'Les Misérables'
Ang Lee – 'Life of Pi'
David O. Russell – 'Silver Linings Playbook'
Steven Spielberg – 'Lincoln'

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Quentin Tarantino – 'Django Unchained'
John Gatins – 'Flight'
Rian Johnson – 'Looper'
Paul Thomas Anderson – 'The Master'
Wes Anderson & Roman Coppola – 'Moonrise Kingdom'
Mark Boal – 'Zero Dark Thirty'

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Chris Terrio – 'Argo'
David Magee – 'Life of Pi'
Tony Kushner – 'Lincoln'
Stephen Chbosky – 'The Perks of Being a Wallflower'
David O. Russell – 'Silver Linings Playbook'

BEST CINEMATOGRAPHY
Les Misérables – Danny Cohen
Life of Pi – Claudio Miranda
Lincoln – Janusz Kaminski
The Master – Mihai Malaimare Jr.
Skyfall – Roger Deakins

BEST ART DIRECTION
Anna Karenina – Sarah Greenwood/Production Designer; Katie Spencer/Set Decorator
The Hobbit – Dan Hennah/Production Designer; Ra Vincent & Simon Bright/Set Decorators
Les Misérables – Eve Stewart/Production Designer; Anna Lynch-Robinson/Set Decorator
Life of Pi – David Gropman/Production Designer; Anna Pinnock/Set Decorator
Lincoln – Rick Carter/Production Designer; Jim Erickson/Set Decorator

BEST EDITING
Argo – William Goldenberg
Les Misérables – Melanie Ann Oliver and Chris Dickens
Life of Pi – Tim Squyres
Lincoln – Michael Kahn
Zero Dark Thirty – William Goldenberg and Dylan Tichenor

BEST COSTUME DESIGN
Anna Karenina – Jacqueline Durran
Cloud Atlas – Kym Barrett and Pierre-Yves Gayraud
The Hobbit – Bob Buck, Ann Maskrey and Richard Taylor
Les Misérables – Paco Delgado
Lincoln – Joanna Johnston

BEST MAKEUP
Cloud Atlas
The Hobbit
Les Misérables
Lincoln

BEST VISUAL EFFECTS
The Avengers
Cloud Atlas
The Dark Knight Rises
The Hobbit
Life of Pi

BEST ANIMATED FEATURE
Brave
Frankenweenie
Madagascar 3
ParaNorman
Rise of the Guardians
Wreck-It Ralph

BEST ACTION MOVIE
The Avengers
The Dark Knight Rises
Looper
Skyfall

BEST ACTOR IN AN ACTION MOVIE
Christian Bale – 'The Dark Knight Rises'
Daniel Craig – 'Skyfall'
Robert Downey Jr. – 'The Avengers'
Joseph Gordon-Levitt – 'Looper'
Jake Gyllenhaal – 'End of Watch'

BEST ACTRESS IN AN ACTION MOVIE
Emily Blunt – 'Looper'
Gina Carano – 'Haywire'
Judi Dench – 'Skyfall'
Anne Hathaway – 'The Dark Knight Rises'
Jennifer Lawrence – 'The Hunger Games'

BEST COMEDY
Bernie
Silver Linings Playbook
Ted
This Is 40
21 Jump Street

BEST ACTOR IN A COMEDY
Jack Black – 'Bernie'
Bradley Cooper – 'Silver Linings Playbook'
Paul Rudd – 'This Is 40'
Channing Tatum – '21 Jump Street'
Mark Wahlberg – 'Ted'

BEST ACTRESS IN A COMEDY
Mila Kunis – 'Ted'
Jennifer Lawrence – 'Silver Linings Playbook'
Shirley MacLaine – 'Bernie'
Leslie Mann – 'This Is 40'
Rebel Wilson – 'Pitch Perfect'

BEST SCI-FI/HORROR MOVIE
The Cabin in the Woods
Looper
Prometheus

BEST FOREIGN LANGUAGE FILM
Amour
The Intouchables
A Royal Affair
Rust and Bone

BEST DOCUMENTARY FEATURE
Bully
The Central Park Five
The Imposter
The Queen of Versailles
Searching for Sugar Man
West of Memphis

BEST SONG
“For You” – performed by Keith Urban/written by Monty Powell & Keith Urban – Act of Valor
“Learn Me Right” – performed by Birdy with Mumford & Sons/written by Mumford & Sons – Brave
“Skyfall” – performed by Adele/written by Adele Adkins & Paul Epworth – Skyfall
“Still Alive” – performed by Paul Williams/written by Paul Williams – Paul Williams Still Alive
“Suddenly” – performed by Hugh Jackman/written by Claude-Michel Schonberg & Alain Boublil & Herbert Kretzmer – Les Misérables

BEST SCORE
Argo – Alexandre Desplat
Life of Pi – Mychael Danna
Lincoln – John Williams
The Master – Jonny Greenwood
Moonrise Kingdom – Alexandre Desplat



Frra

domenica 9 dicembre 2012

Terra di Mezzo: andata e ritorno

Sono passati undici anni dall'uscita nelle sale de 'La Compagnia dell'Anello', nove da quando Il Re è tornato sul trono di Gondor, ma ecco che i fan di Tolkien sono nuovamente emersi dall'ombra, pronti a invadere le sale cinematografiche per 'Lo Hobbit', ultima fatica di Peter Jackson.
Siete pronti a tornare nella Terra di Mezzo?


Quale modo migliore per prepararsi a questo evento se non ricordando un po' i vecchi tempi? La trilogia de 'Il Signore degli Anelli' è stato uno dei più grandi successi di sempre, con milioni di dollari d'incasso, diciassette Oscar e una schiera di appassionati prossimi, più che al fanatismo, al culto vero e proprio... insomma, insultali pure, se vuoi, ma Tolkien non si tocca!
Probabilmente lo stesso Peter Jackson sarebbe d'accordo, lui che è prima di tutto fan dei romanzi e poi regista dei film e questo si può ben vedere dalla cura con cui ogni dettaglio, ogni cultura e ogni popolo della Terra di Mezzo è stata ricostruita.

Ma di cosa parla, in effetti, Il Signore degli Anelli?

Tre anelli ai re degli elfi...

Ok, devo ammetterlo, all'inizio si rimane un po' spiazzati: mille nomi, avvenimenti, guerre ed eroi e siamo solo al prologo! Ma era inevitabile e Peter Jackson è stato molto bravo nel riassumere ciò che lo stesso Gandalf lascia più al non detto; il regista è conciso, ma al contempo non tralascia nulla. Anche visivamente è splendido, regalando visioni di immensi eserciti in marcia, cupi campi di battaglia e la spaventosa figura di Sauron contrapposta al viso stanco di Isildur.


Finchè non si arriva a Gollum e al ritrovamento dell'Anello da parte di un piccolo hobbit: Bilbo Baggins, della Contea.









Nove compagni... e sia! Voi sarete la Compagnia dell'Anello

Il primo film ha il difficile compito di introdurre lo spettatore neofita nelle atmosfere e nei luoghi della Terra di Mezzo e al contempo deve accontentare i tolkeniani più incalliti, ognuno con la propria idea di come dovrebbe essere il perfetto Aragorn, di come si presentino le sopracciglia cespugliose di Gandalf o di quanto sia alto Frodo.

La missione è compiuta ed il film riesce benissimo in tutto, il senso di smarrimento iniziale lascia presto il posto alla familiarità e alla magia, ma senza dimenticare il pericolo incombente. I numerosi personaggi vengono introdotti velocemente, come se fossero sempre stati lì e grazie anche ad una caratterizzazione visiva ineccepibile gono tutti ben impressi nella mente. La Compagnia dell'Anello è anche il film con più riprese panoramiche, tanto che forse il personaggio di più forte impatti è proprio lei, la Terra di Mezzo, i suoi boschi, fiumi e montagne.

Il mondo sta cambiando. Chi, ora, ha la forza di opporsi agli eserciti di Isengard e di Mordor? Di opporsi al potere di Sauron e di Saruman, e all'unione delle due Torri?


Le Due Torri è probabilmente il meno apprezzato dei tre, quello di mezzo, quello che non è l'inizio ma non è nemmeno la fine. Personalmente credo sia il più bello e umano di tutti per due principali motivi: i personaggi e la battaglia.

Dopo l'introduzione siamo ormai affezionati a questi hobbit, nani, elfi, uomini e stregoni, li conosciamo e siamo in pensiero per le loro sorti. La compagnia è divisa, alcuni sono caduti ed ora le priorità sono cambiate: se per Frodo e Sam inizia una lenta e sofferta maturazione, per Aragorn, Legolas e Gimli, dopo aver ritrovato Gandalf, è il nascere di una profonda amicizia ed il rendersi conto di non essere più soli in un quadro tanto grande.

Troviamo nuovi personaggi, scritti benissimo e trasposti divinamente, su tutti Theodèn (un bravissimo Bernard Hill) e soprattutto Gollum, un Andy Serkis tutt'altro che limitato dal motion capture, anzi, l'attore inglese ne fa uno strumento per rendere indimenticabile l'inquietante sua interpretazione di Gollum/Smeagol, peccato non sia stato preso in considerazione per l'Oscar.

Un'ultima parola va spesa per la prima,disperata battaglia di questo viaggio cinematografico: interamente in notturna rende perfettamente il senso di disperazione provato da chi è costretto a parteciparvi e lo spuntare dell'alba porta speranza ai combattenti ma anche sollievo nel cuore degli spettatori... e sono sicura che a più di una persona in sala sia spuntato un sincero sorriso alla vista di Gandalf ed Eomer.


Ora arrivano i giorni del Re... Possano essere benedetti!


Ma la Battaglia del Fosso di Helm, per quanto disperata e spettacolare, non è nulla in confronto all'imponenza sfoggiata dalla grande Battaglia del PelennorPraticamente un'ora di film, il culmine di un'attesa snervante il “respiro profondo prima del balzo” che sfocia in una girandola di gesta eroiche, drammi umani e spettacolarità visiva, mentre i piccoli Frodo e Sam si muovono in uno scenario di desolazione e inquietudine.

E alla fine tutto è compiuto, l'Anello distrutto, ma il finale è tutt'altro che lieto e lascia un retrogusto amaro, nonostante tutto.

Bella la chiusura del cerchio, il ritorno alla Contea che non è stata toccata dal male (almeno, non nel film!) un apparente ritorno alla normalità, anche se, come sentiamo dalla voce propria di Frodo, nulla è rimasto invariato, anzi, tutto è cambiato, non solo le vite dei protagonisti ma anche quella degli spettatori... è innegabile che, a prescindere dal gradimento personale, si torni a casa cambiati dopo le tre ore di film.



In un buco nel terreno viveva uno Hobbit..


Con questa frase, scarabocchiata sul compito di uno studente, Tolkien inizia la sua storia di come Bilbo Baggins, hobbit rispettabile, viene trascinato dallo stregone Gandalf in un'avventura, insieme a tredici nani e un drago, durante la quale verrà in possesso di un certo Anello e da cui tornerà cambiato e cresciuto.

Il 13 Dicembre le luci si spegneranno in sala e noi verremo proiettati in questa avventura insieme al signor Baggins.
Ancora non conosciamo quale sarà il prologo, la magica frase che ci catapulterà di nuovo nella Terra di Mezzo, quello che mi sento però di prevedere è che anche noi, proprio come accaduto undici anni fa, intraprenderemo un viaggio che ci cambierà, magari proprio in modo inaspettato.








*Chiara*



'Ralph Spaccatutto' - la recensione

'Ralph Spaccatutto', nuovo "classico Disney", spicca per originalità e si aggiudica il premio per il miglior lungometraggio animato degli ultimi anni, non solo della Disney ma di tutta l'animazione di nuova generazione! Sì, Ralph Spaccatutto è davvero originale anche se, pensandoci bene, senza 'Toy Story' forse non sarebbe mai esistito.




Il cattivo di un celebre videogioco arcade (Felix Aggiustatutto) dopo 30 anni di lavoro si ritrova a chiedersi perché continuare sulla strada del "mostro" di turno, si sente denigrato e non amato dai personaggi del suo stesso mondo e decide di cambiar strada per riuscir a prendere  la chiave della sua salvezza, la medaglia da eroe. Un avventura tutta in salita che creerà trambusto nei mondi dei videogame ma che lascerà il segno.

La Disney continua a fare centro, ancora con un prodotto vincente e dannatamente originale. Inutile parlare della perfezione tecnica e della cura maniacale dei particolari, anche se in questo caso sono anche i piccoli dettagli a sorprendere (i movimenti dei vari personaggi ripresi dai videogiochi di vecchia generazione, i pixel, le storie, la colonna sonora studiata per ogni ambientazione, ecc..), anche stavolta veniamo catapultati nella mente dei personaggi, li capiamo, li comprendiamo, li amiamo e li disprezziamo, a volte li odiamo come giusto che sia, e le loro scelte si riversano nel pensiero dello spettatore, nel bene e nel male.



Posso dire di essermi divertito e di essere uscito molto soddisfatto. Credo che 'Ralph Spaccatutto' sia più un film per adulti che per bambini (in sala eravamo più divertiti noi "adulti" che i bambini), anche perché nel film sono presenti numerose citazioni di videogiochi "vintage" che le generazioni di oggi non conoscono bene, anche se il linguaggio del film è comprensibile a tutti.

Ralph Spaccatutto....SPACCA!

Non posso non spendere due parole sul cortometraggio Disney proiettato prima del film, 'Papermandiretto da John Kahrs, celebre animatore di altri film Pixar come 'Gli Incredibili' 'Toy Story 2', 'A Bugs Life', 'Monsters & Co.' e molti altri.
Un corto straordinario, di una bellezza e un romanticismo unici, il tutto raccontato in bianco e nero con uno stile molto abbozzato e grezzo, una musica meravigliosa composta da Christophe Beck che lascia senza fiato. Insomma, mi sono  commosso ancor prima di Ralph. 
Uno dei corti più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita.





Mat





'Cosmopolis' in Dvd e Blu-Ray - commento di Frra

Eric Packer (R.Pattinson) è un giovane manager, cinico e multimiliardario, che vuole andare ad "aggiustarsi il  taglio" dal suo barbiere di fiducia dall'altra parte della città. Protetto dalle sue guardie del corpo perché uno stalker vuole ucciderlo, sale sulla sua limousine supertecnologica e superaccessioriata in cui fa tutto, riceve donne, si fa fare scrupolose visite mediche e tiene riunioni d'affari, attraversa una News York in subbuglio per il passaggio del Presidente, per una rivolta contro la situazione economica e per il funerale di un famoso rapper.

Tratto da un libro di Don DeLillo, il film si ricollega molto bene al presenza per temi e atmosfera, ma David Cronenberg non è uno da vie facili e per questo il film non si fa portavoce della situazione attuale del mondo. Cronenberg ambienta il 90% del film all'interno della limousine, il mondo, in crisi e in subbuglio, rimane un'immagine che scorre fuori dal finestrino e che tocca poco il protagonista. La limousine, isolata dai rumori, diventa così simbolo del distacco  del protagonista (e del mondo finanziario) dalla realtà e dal mondo. 
 Il cast è notevole, Paul Giamatti, Jay Baruchel, Kevin Durand, Juliette Binoche, Mathieu Amalric, Sarah Gadon e Samantha Morton, con al centro un Robert Pattinson monoespressivo e legnoso come sempre ma che alla fine risulta adatto al ruolo. La regia di Cronenberg è precisa e pulita ma il film non decolla praticamente mai.

Il problema è che si parla, si parla, si parla e ancora si parla, è un viaggio logorroico e estenuante verso un finale che sembra un film nel film, e in cui comunque si parla. I dialoghi, punto assolutamente centrale, sono interessanti ma freddi, difficili e contorti tanto da risultare assurdi, incomprensibili e a volte inutili, così quello che sulla carta e in teoria doveva essere interessante diventa noioso, e l'attenzione dello spettatore cala.

Un film bello stilisticamente, interessante nell'intento ma noioso nel risultato.



Il film è disponibile in Home video, Dvd e Blu Ray.

Gli extra di entrambi i formati comprendono, B-roll, interviste e trailer!

giovedì 6 dicembre 2012

'Ghostbuster 3' è ancora fermo.

Continua l'infinito tira e molla su film 'Ghostbuster 3'.

Appena due giorni era circolata una notizia che aveva fatto ben sperare i fan degli Acchiappafantasmi: Bill Murray rientrato nel progetto del terzo capitolo di 'Ghostbuster 3'.
A 48 ore di distanza circa è arrivata la smentita direttamente da Dan Aykroyd. Murray al momento è ancora fuori dal progetto e sembra anche lontano visto che ha rinunciato ai suoi diritti sulla serie. "Certo", ha detto Aykroyd, "mi piacerebbe se Billy mi chiamasse domani per dirmi: 'Andiamo a lavorare e iniziare a scrivere'". Cosa che sembra piuttosto remota al momento.

Il film perciò è ancora fermo ma i progetti sul franchise continuano. 'Ghostbuster 3', se mai si farà, potrebbe essere il primo capitolo di una nuova trilogia sugli Acchiappafantasmi. "Dovrà essere divertente, o non varrà la pena farlo. Potrà essere spaventoso, potrà essere Ghostbusters, potrà essere la nuova saga, ma se non è divertente...", parola di Dan Aykroyd.

Intanto però il terzo capitolo è ancora in alto mare e visti gli ultimi sviluppi sembra difficile che possa entrare in produzione nel 2013.



Frra

'Zero Dark Thirty' miglior film per la National Board of Review

A pochi giorni dalla vittoria ai New York Film Critics, 'Zero Dark Thirty' si porta a casa altri premi importanti al National Board of Review.

Premiato il film, la regia di Kathryn Bigelow e l'interpretazione della protagonista Jessica Chastain. 'Zero Dark Thirty' al momento è il film "da battere".

Altro film protagonista è stato 'Silver Linings Playbook', a cui sono andati il premio per il migliore attore a Bradley Cooper e alla migliore sceneggiatura. Fra i premiati anche Tarantino e il suo 'Django Unchained' che finalmente rientra nella corsa ai premi dopo essere strato mostrato ad alcuni critici, il riconoscimento è andato a Leonardo Di Caprio come migliore attore non protagonista.

Ecco la lista dei premiati:

Miglior film: "Zero Dark Thirty"
Migliore regia: Kathryn Bigelow, "Zero Dark Thirty"
Migliore attore: Bradley Cooper, "Silver Linings Playbook"
Migliore attrice: Jessica Chastain, "Zero Dark Thirty"
Migliore attore non protagonista: Leonardo DiCaprio, "Django Unchained"
Migliore attrice non protagonista: Ann Dowd, "Compliance"
Miglior sceneggiatura non originale: "Silver Linings Playbook"
Migliore sceneggiatura originale: "Looper"
Miglior film d'animazione: "Wreck-It Ralph"
Migliore attore esordiente : Tom Holland, "The Impossible"
Migliore attrice esordiente: Quvenzhané Wallis, "Beasts of the Southern Wild"
Miglior regista esordiente: Benh Zeitlin, "Beasts of the Southern Wild"
Miglior film straniero: "Amour"
Miglior documentario: "Searching for Sugar Man"
Miglior cast: "Les Miserables"
Spotlight Award: John Goodman ("Argo," "Flight," "ParaNorman," "Trouble with the Curve")
NBR Freedom of Expression: "The Central Park Five"
NBR Freedom of Expression: "Promised Land"
William K. Everson Film History Award: 50 Anni dei film di Bond

Per l'occasione è stata anche stilata una lista di dieci film che si sono fatti notare durante l'anno:

- Argo
- 'Beasts of the Southern Wild
- Django Unchained
- Les Miserables
- Lincoln
- Looper
- The Perks of Being a Wallflower
- Promised Land
- Silver Linings Playbook

E una lista dei film indipendenti:

- Arbitrage
- Bernie
- Compliance
- End of Watch
- Hello I Must Be Going
- Little Birds
- Moonrise Kingdom
- On the Road
- Quartet
- Sleepwalk with Me

Premi importanti e indicativi sui film che possono correre per una o più nominations ai premi Oscar, lo scorso anno a trionfare era stato 'Hugo Cabret' di Martin Scorsese che poi però si dovette accontentare di qualche Oscar tecnico.



Frra







mercoledì 5 dicembre 2012

'Moonrise Kingdom' - la recensione

L'amore secondo Wes Anderson.

1965. Dal campo scout su un'isoletta scompare Sam, un ragazzino intelligente ma isolato dal resto dai compagni. Subito si mettono tutti in moto per cercarlo. Da una casa dell'isola scompare anche la figlia dei Bishop, Suzy. Si scopre così che i due ragazzini hanno messo in pratica un piano premeditato: una vera e propria fuga d'amore.
Tutti si mobilitano per le ricerche, il capo scout e tutti i ragazzini, il malinconico poliziotto dell'isola e la distratta famiglia di Suzy. I due giovani innamorati però non hanno nessuna intenzione di farsi trovare. Intanto si avvicina una tempesta spaventosa.

La frase "quel regista ha uno stile tutto suo" è stata detta tante volte per tanti registi ma per nessuno è così adatta come per Wes Anderson.
Lo stile Anderson è assolutamente unico e riconoscibile, i colori, i particolari, i costumi, la composizione delle scene, la recitazione, l'umorismo, i tempi, nei film di Anderson tutti questi elementi sono ben definiti e danno alle sue storie un'atmosfera poetica e a volte fumettistica.

'Moonrise Kingdom' è l'ennesima ottima pellicola della sua filmografia. Due ragazzini incompresi che si trovano e fuggono per amore ha quasi il sapore di un dramma romantico, un romanticismo tenero, candido, un po' surreale ma maledettamente serio per i due protagonisti. La loro assoluta convinzione nel voler fuggire per un sogno d'amore si contrappone alla triste condizione degli adulti, un capo scout deciso a seguire le regole alla lettera, un poliziotto malinconico, una coppia indifferente a tutto, tutti personaggi insoddisfatti. I ragazzini protagonisti non sono "super-bambini", sono candidi, un po' impacciati e genuini. A tutto questo va aggiunto il tocco Anderson che dà al film quasi il tono di favola surreale.

Ottimo il cast a partire dai due giovani protagonisti, Kara Hayward e Jared Gilman. Intorno a loro Bruce Willis, Bill Murray, Edward Norton, Frances McDormand, Tilda Swinton, Bob Balaban e Harvey Keitel, tutti perfettamente a loro agio. Nota di merito per Bruce Willis, Bill Murray ed Edward Norton. Davvero splendide le musiche di Alexandre Desplat.

Chi non ama il cinema di Wes Anderson forse non riuscirà a trovare subito una connessione emotiva con il film, soprattutto a causa di un inizio molto particolare, ma in questi casi bisogna solo guardare e lasciarsi conquistare.
'Moonrise Kingdom' magari non ha l'impatto di 'Fantastic Mr.Fox' (vero gioiello!) ma un'atmosfera così originale, poetica e assurda che sotto certi aspetti lo rende irresistibile. Lunga vita a Wes Anderson!



Frra

'Moonrise Kingdom' - commento a caldo

Moonrise Kingdom è una favola semi-amara semi-ironica ma totalmente Anderson!
Wes Anderson, stile inconfondibile. Sicuramente chi lo ama non rimarrà deluso, gli altri invece non lo so, potrebbero rimanere affascinati dal progetto e dal particolare stile del regista ma forse fossi in loro inizierei da qualche chicca passata!

Mat

martedì 4 dicembre 2012

'Zero Dark Thirty' miglior film per i New York Film Critics

Assegnati i New York Film Critics Awards, i riconoscimenti della critica americana che danno in via alla stagione dei premi che si concluderà con gli Oscar a fine febbraio.

A trionfare è Kathryn Bigelow con il suo 'Zero Dark Thirty' che si è portato a casa il premio come miglior film e per la migliore regia. Questi premi non stupiscono visto che il film ha convinto la stragrande maggioranza della critica, con notevoli punte di entusiasmo. Il film della Bigelow si candida in modo prepotente per l'Oscar.

Migliore attore a Daniel Day Lewis per 'Lincoln' di Steven Spielberg, che si porta a casa anche il premio per la migliore sceneggiatura e per la migliore attrice non protagonista, Sally Field. A far storcere un po' il naso il premio come migliore attrice a Rachel Weisz per 'The Deep Blue See', un film passato praticamente inosservato, mentre Matthew McConaughey ha vinto il premio come migliore attore non protagonista per 'Magic Mike' e 'Bernie'. Migliore animazione va a Tim Burton e il suo 'Frankenweenie'. Sorpresa per la migliore opera prima in cui è stato premiato un documentario, 'How To Survive A Plague', invece che il favorito (e lodatissimo) 'Beasts of the Southern Wild'.

Ecco la lista dei premi:

Miglior film: Zero Dark Thirty
Miglior regista: Kathryn Bigelow (Zero Dark Thirty)
Miglior attore: Daniel Day-Lewis (Lincoln)
Miglior attrice: Rachel Weisz (The Deep Blue Sea)
Miglior film straniero: Amour
Miglior film d’animazione: Frankenweenie
Miglior attore non protagonista: Matthew McConaughey (Magic Mike e Bernie)
Miglior attrice non protagonista: Sally Field (Lincoln)
Miglior fotografia: Greig Fraser (Zero Dark Thirty)
Miglior documentario: The Central Park Five
Miglior opera prima: How To Survive A Plague



Frra