martedì 31 luglio 2012

domenica 29 luglio 2012

'Travolti dalla Cicogna' - commento a caldo

Ok, i francesi dal punto di vista cinematografico ci stanno superando alla grande, e questo film ne è la conferma.
Già da Piccole Bugie tra Amici si sentiva l'odore di buon cinema, e anche dal sopravvalutato (secondo me) Quasi Amici, un piccolo sentore era arrivato, Travolti dalla Cicogna è un piccolo dramma travestito da commedia, i francesi sono dei maestri nel mascherare questo aspetto ma se sotto il futile c'è un discreto prodotto allora i risultati saranno ottimi! Consigliato per passare una serata leggera ma riflessiva.

Comunque anche dall'italia, anche se molto di rado, escono dei buoni film.

Mat

giovedì 26 luglio 2012

Presentato il programma del Festival di Venezia

Presentato a Roma il programma della 69a Mostra del Cinema di Venezia che si terrà dal 29 agosto all'8 settembre.

I film in Concorso:

- Olivier Assayas - Apres Mai;
- Ramin Bahrani - At Any price;
- Marco Bellocchio - Bella Addormentata;
- Peter Brosens / Jessica Woodworth - Le Cinquieme Saison;
- Rama Burshtein - Lemale Et Ha'Chlal (Fill the Void)
- Daniele Ciprì - E' stato il figlio
- Francesca Comencini - Un giorno speciale
- Brian de Palma - Passion
- Xavier Giannoli - Superstar
- Kim Ki-Duk - Fieta
- Takeshi Kitano - Outrage Beyond
- Harmony Korine - Spring Breakers
- Terrence Malick - To the Wonder
- Brillante Mendoza - Sinapupunan (Thy Womb)
- Valeria Sarmiento - Linhas de Wellington
- Ulrich Seidl - Paradies: Glaube (Paradise: Faith)
- Kirill Serebrennikov - Izmena (Betrayal)

A questa lista va aggiunto il solito "film a sorpresa" che potrebbe essere addirittura 'The Master' di Paul Thomas Anderson, Variety infatti ieri lo aveva inserito tra i film in concorso.

I film Fuori Concorso:

- Jean-Pierre Ameris - L'homme qui rit
- Susanne Bier - Den Skaldede Friser (Love is All You Need)
- Pascal Bonitzer - Cherchez Hortense
- Simon Brook - Sur un fil...
- Jonathan Demme - Enzo Avitabile Music Life (doc)
- Stephen Fung - Tai Chi 0
- Amos Gitai - Lullaby to My Father
- Kiyoshi Kurosawa - Shokuzai (Penance)
- Spike Lee - Bad 25 (doc)
- Mira Nair - The Reluctant Fundamentalist (film d'apertura)
- Manoel De Oliveira - O Gebo e a Sombra
- Robert Redford - The Company you Keep
- Kimble Rendall - Shark (Bait 3D)
- Henry-Alex Rubin - Disconnect
- Ariel Vromen - The Iceman

La sezione Orizzonti:

- Haifaa Al Mansour - Wadjda
- Kianoosh Ayari - Khaneh Pedari
- Alexey Balabanov - Ja Tozhe Hochu
- Ivano de Matteo - Gli equilibristi
- Leonardo Di Costanzo - L'intervallo
- Ibrahim El Batout - El Sheita Elli Fat
- Frederic Fonteyne - Tango Libre
- Idan Hubel - Menatek Ha-Maim
- Li Ruijun - Gaosu tamen, wo cheng baihe qu le
- Tobias Lindholm - Kapringen
- Jazmin Lopez - Leones
- Salvatore Mereu - Bellas mariposas
- Roberto Minervini - Low Tide
- Bernard Rose - Boxing Day
- Djamila Sahraoui - Yema
- Yesim Ustaoglu - Araf
- Koji Wakamatsu - Sennen no Yuraku
- Wang Bing - San Zi Mei

E le proiezioni speciali Fuori Concorso:

- Lyubov Arkus - Anton tut Ryadom
- Hinde Boujemaa - Ya Man Aach
- Liliana Cavani - Clarisse
- Silvia Giralucci / Luca Ricciardi - Sfiorando il muro
- Amos Gitai - Carmel
- Daniele Incalcaterra / Fausta Quattrini  - El impenetrable
- Michael Mann - Witness: Libya
- Carlo Mazzacurati - Medici con l'Africa
- Daniele Vicari - La nave dolce

Appuntamento al 29 agosto.


Frra

martedì 24 luglio 2012

I titoli del Festival di Toronto

Il prossimo 6 settembre si aprirà la 37a edizione del Festival di Toronto, diretto concorrente del Festival di Venezia per la corsa alle anteprime.

Ad aprire il Festival sarà il thriller fantascientifico 'Looper', con Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt e Paul Dano. La notizia più interessante per noi è l'anteprima mondiale del nuovo film di Sergio Castellitto, 'Venuto al Mondo', con Penelope Cruz e Emile Hirsch protagonisti. Il film a quanto pare ha virato verso Toronto dopo il rifiuto di Venezia di metterlo come film d'apertura.

Altri titoli importanti sono le anteprime mondiali di: 'Argo' di Ben Affleck; 'The Place Beyond the Pines' con Ryan Gosling e Eva Mendes; 'Quartet' di Dustin Hoffman; 'Silver Linings Playbook' di David O. Russell, con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Robert De Niro; 'Hyde Park on Hudson' con Bill Murray; 'Byzantium' di Neil Jordan; 'Cloud Atlas' diretto da Tom Tykwer insieme ai fratelli Wachowski.

Nella sezione Special Presentations invece verranno presentati: 'Frances Ha' di Noah Baumbach; 'Much Ado About Nothing' di Joss Whedon; 'The Impossible' con Naomi Watts e Ewan McGregor; 'Anna Karenina' di Joe Wright, con Keira Knightley, Jude LawAaron Johnson e Kelly Macdonald.

Anteprime americane invece per il nuovo film di Malick, 'To the Wonder', e per 'The Company You Keep' di Robert Redford, questo fa pensare che l'anteprima mondiale potrebbe essere al Festival di Venezia che presenterà il programma il 26 luglio.


Frra


Jeremy Renner sarà Julian Assange?

Poteva Hollywood lasciarsi sfuggire una storia piena di scandali e intrighi internazionali come quella di Wikileaks? Ovviamente no, e infatti ecco in arrivo il film.
I diritti del libro 'WIKILEAKS: Inside Julian Assange’s War on Secrecy' sono stati acquistati dalla Dreamworks e a muovere i fili del progetto c'è anche Steven Spielberg.
Fra i nomi caldi che girano intorno a questo biopic c'è quello di Jeremy Renner. L'attore, dopo 'The Avengers', 'Mission: Impossible' e 'The Bourne Legacy', è in netta ascesa e sembra il preferito dalla casa di produzione per interpretare il fondatore di Wikileaks, Julian Assange.
A dirigere il film non sarà comunque Spielberg, si parla di un interessamento verso Bill Condon, che ha recentemente portato a termine la saga di Twilight.

In qualunque caso prima di cominciare a scrivere il film bisognerà aspettare poiché la vicenda Wikileaks non è ancora finita. Assange in questi giorni ha richiesto asilo politico all'ambasciata ecuadoriana a Londra per cercare di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti che lo attende. Vedremo come andrà a finire, intanto Hollywood aspetta.


Frra

lunedì 23 luglio 2012

Batman, il ritorno - Club del Film

Continua la "Maratona per il Club del Film" su Batman! Che questa settimana ci propone il secondo film, diretto da Tim Burton: Batman - Il Ritorno. Con Michael Keaton, Danny DeVito, Michelle Pfeiffer e Christopher Walker.

Trama:
Castello Cobblepot, Gotham City. Il giorno di Natale è alle porte, e i ricchi coniugi Tucker ed Ester Cobblepot, distinti eredi di un'onorata famiglia aristocratica, mettono al mondo un figlio dall' aspetto mostruoso, simile a un pinguino, Oswald; il neonato viene rinchiuso in una gabbia a causa della sua natura violenta. Scevri dal minimo barlume di amore e compassione, i ricchi coniugi depongono il piccolo in una culla sigillata per poi gettarlo nelle acque di un fiume, con la speranza che muoia. Invece, lentamente, la corrente conduce il neonato fino alle profonde fogne di Gotham City, dove viene accolto da una comunità di pinguini.
Trentatré anni dopo, il magnate dell'industria gothamita, l'avido e spietato Max Shreck, lotta con ostinazione contro il sindaco per poter avviare la costruzione di una grossa centrale elettrica. Ma il municipio, sostenendo che la città goda di un'eccedenza energetica, impone il proprio veto, e a Shreck non resta che macchinare dietro le quinte alcune scaltre trame. Durante la festa di accensione dell'albero di Natale comunale, la città viene improvvisamente messa a ferro e fuoco dalla gang del Triangolo Rosso, composta da clowns e fenomeni da baraccone che lavoravano in un circo da anni caduto in disgrazia e comandati dal fantomatico Pinguino, il misterioso uomo-uccello che secondo alcuni giornalisti vivrebbe nelle fogne di Gotham. [...]

Potete commentare il film con noi quì, o sul Forum.

Lòisa

sabato 21 luglio 2012

British do it better





Se dico Serie Tv immediatamente tutti pensano all'America, a quelle serie tanto famose e tanto conosciute che, anche se con ritardo di qualche mese, arrivano anche da noi in Italia. Oggi però non voglio parlare dei telefilm made in USA, troppo si è detto e spesso anche con troppo entusiasmo, oggi voglio parlare di Serie Inglesi.
Eh già, perché i nostri amici d'oltre Manica non solo hanno una produzione massiccia, ma anche di tutto rispetto e, a mio parere, mediamente superiore persino al colosso americano. Sono sicuramente di meno, anche perché il metodo produttivo è totalmente diverso (in Gran Bretagna c'è la BBC, una specie di Rai ma che sforna capolavori), ma non hanno assolutamente nulla da invidiare alle loro cugine, tanto che sempre più spesso le osannate serie tv USA sono remake di omonimi successi British.
Come certamente avrete capito, io sono un'amante della tv britannica, ma non mi interessa farne un'apologia, né portare avanti un confronto USA vs UK, anche perché sarebbe del tutto sterile; mi interessa invece dare dei consigli, cercando di essere più obiettiva possibile.
L'estate è ormai inoltrata e per noi poveri serial addicted è tempo di penuria, di astinenza forzata, di caccia allo spoiler, ma è anche tempo di recuperi, il momento di guardare con calma tutto ciò che ci è sfuggito.
Ecco quindi 5 serie tv, rigorosamente British, da recuperare assolutamente, quelle che tutti, per un motivo o per l'altro, dovrebbero vedere.



Luther



L'ispettore John Luther è un tipo che salta subito all'occhio: nero, grosso, sguardo penetrante, spalle curve... e un senso di ciò che è bene e male piuttosto ambiguo. Luther è un personaggio affascinante, tanto fragile quanto il suo aspetto esteriore appare imponente, un uomo tormentato che si muove in una Londra cupa e noir.
La prima stagione è composta da 6 episodi, la seconda da 4 episodi, insomma, da divorare in tre giorni!
Consigliata perché: l'ottima recitazione di tutto il cast, un Idris Elba straordinario, una fotografia come non se ne vedono spesso e una trama appassionante che vi terrà incollati allo schermo.



Doctor Who



Il motivo principale per cui questa serie è nella lista è principalmente di carattere culturale. Doctor Who è probabilmente LA SERIE INGLESE, quella che fa il 50% di share il giorno di natale, quella che persino la Regina guarda e che chiunque conosce. Non esiste in Italia un fenomeno che può essere equiparato alla popolarità del Dottore (ah, non l'ho detto? La serie parla di uno strano alieno, il Dottore appunto, che viaggia nello spazio e nel tempo a bordo di una cabina blu della polizia degli anni 60 chiamata TARDIS), se non altro perché lui è in giro ben dall'ottobre del 1963. Ovviamente non chiederei mai di recuperare tutte le stagioni, sarebbe assurdo, ma si può benissimo iniziare da quella che è chiamata “la nuova serie”, iniziata nel 2005.
Consigliata perché: è un classico per bambini e adulti, le potenzialità sono infinite, il personaggio del Dottore è di quelli che ti restano nel cuore come un vecchio amico, perché fa tornare bambini e scoprire cose magiche.



Life on Mars



La premessa è semplice e intrigante: il detective ispettore Sam Tyler viene investito da un'auto nel 2008 e quando apre gli occhi è il 1973.
Da qui la vicenda prende risvolti psicologici inaspettati, ma è pur sempre un poliziesco e tale rimane. L'ambientazione è curatissima, inoltre i personaggi sono tutti davvero originali e sfaccettati, in particolare Sam e il burbero Gene Hunt.
Degno di nota è anche Ashes to Ashes, sequel di Life on Mars ma ambientato negli anni 80, il cui finale è forse uno dei migliori che abbia mai visto.
Consigliata perché: la cura dei dettagli, momenti e dialoghi assolutamente cult, un finale memorabile, la colonna sonora che tra David Bowie e altri è da ascoltare in eterno.



Sherlock



Probabilmente non avrà bisogno di presentazioni, ormai è la serie del momento, ma io la consiglio lo stesso. Sherlock è la trasposizione ai giorni nostri delle avventure del famoso detective di Backer Street e gioca con il canon e i riferimenti in un modo che delizierà i fan del testo letterario. Steven Moffat e Mark Gatiss, creatori della serie, sono probabilmente tra i migliori sceneggiatori in circolazione e la regia di McGuigan è particolarissima e affascinante.
Consigliata perché: grandi attori, sceneggiatura perfetta e adrenalina a mille, soli 6 episodi che diventeranno una vera e propria droga.



Downton Abbey



Può essere definita quasi una soap in costume e può risultare forse pesante, ma alla fine è indifferente, è tutto perfetto all'interno di questa incredibile panoramica su una società in piccolo (Downton, appunto) che ci permette di entrare nei personaggi e di vedere la storia attraverso di loro. Inoltre, la ricostruzione di costumi e ambienti è una gioia per gli occhi.
Consigliata perché: è quanto di più vicino alla perfezione ci possa essere, Maggie Smith al suo meglio e una serie di personaggi delineati divinamente.


§§§


Ci sarebbero moltissime altre serie che avrei voluto inserire, ma alla fine ho cercato di andare oltre i miei meri gusti personali ed evidenziare 5 serie che credo debbano essere viste da tutti a prescindere. L'estate è appena iniziata e manca ancora molto prima che le nostre serie preferite facciano ritorno, quindi coraggio, che il recupero abbia inizio! Ma questa volta God save the Queen!


*Chiara*

giovedì 19 luglio 2012

'Another Earth' - commento a caldo

Another Earth, supera ogni ostacolo tecnico, non importa se la fotografia o le interpretazioni sono scarse oppure discrete, Another Earth ti porta a riflettere. Più diretto di The Tree of Life, meno enigmatico di Melancholia, meno fantascientifico di District 9, Another Earth sfiora il paradosso e lo fa attraverso una terra completamente identica alla nostra con delle copie esatte di noi stessi...intrigante no?!
L'unica cosa stonata forse è la sottotrama delle relazioni tra i personaggi un po troppo drammatica..




























Another Earth fa riflettere, ma non cambia totalmente la vita...




Mat

Emmy 2012 - Ecco le Nomination

Poche ore fa sono state rilasciate in diretta mondiale (dal sito ufficiale), tutte le nomination per la 64° edizione degli Emmy Awards.

Ecco le nomination:

MIGLIOR SERIE COMMEDIA
  • The Big Bang Theory
  • Curb your enthusiasm
  • Girls
  • Modern Family
  • 30 Rock
  • Veep
MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
  • Boardwalk Empire - L'impero del crimine
  • Breaking Bad
  • Downton Abbey
  • Il trono di spade
  • Homeland
  • Mad Men
MIGLIOR MINISERIE O FILM TV
  • American Horror Story
  • Game Change
  • Hatfields & McCoys
  • Hemingway & Gellhorn
  • Luther
  • A Scandal in Belgravia ( episodio 2x01, Sherlock )
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA
  • Jim Parsons per The Big Bang Theory
  • Larry David per Curb your enthusiasm
  • Don Cheadle per House of Lies
  • Louis C.K. per Louie
  • Alec Baldwin per 30 Rock
  • Jon Cryer per Due uomini e mezzo
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
  • Steve Buscemi per Boardwalk Empire - L'impero del crimine
  • Bryan Cranston per Breaking Bad
  • Michael C. Hall per Dexter
  • Hugh Bonneville per Downton Abbey
  • Damian Lewis per Homeland
  • Jon Hamm per Mad Men
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
  • Woody Harrelson per Game Change
  • Kevin Costner per Hatfields & McCoys
  • Bill Paxton per Hatfields & McCoys
  • Clive Owen per Hemingway & Gellhorn
  • Idris Elba per Luther
  • Benedict Cumberbatch per Sherlock
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA
  • Lena Dunham per Girls
  • Melissa McCarthy per Mike and Molly
  • Zooey Deschanel per New Girl
  • Edie Falco per Nurse Jackie - Terapia d'urto
  • Amy Poehler per Parks and Recreation
  • Tina Fey per 30 Rock
  • Julia Louis-Dreyfus per Veep
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
  • Glenn Close per Damages
  • Michelle Dockery per Downton Abbey
  • Julianna Margulies per The Good Wife
  • Kathy Bates per Harry's Law
  • Claire Danes per Homeland
  • Elisabeth Moss per Mad Men
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
  • Denis O'Hare per American Horror Story
  • Ed Harris per Game Change
  • Tom Berenger per Hatfields & McCoys
  • David Strathairn per Hemingway & Gellhorn
  • Martin Freeman per A Scandal in Belgravia ( episodio 2x01, Sherlock )
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
  • Anna Gunn per Breaking Bad
  • Maggie Smith per Downton Abbey
  • Joanne Froggatt per Downton Abbey
  • Archie Panjabi per The Good Wife
  • Christine Baranski per The Good Wife
  • Christina Hendricks per Mad Men
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA
  • Mayim Bialik per The Big Bang Theory
  • Kathryn Joosten per Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane
  • Julie Bowen per Modern Family
  • Sofía Vergara per Modern Family
  • Merritt Wever per Nurse Jackie - Terapia d'urto
  • Kristen Wiig per Saturday Night Live
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
  • Frances Conroy per American Horror Story
  • Jessica Lange per American Horror Story
  • Sarah Paulson per Game Change
  • Mare Winningham per Hatfields & McCoys
  • Judy Davis per Page Eight
MIGLIOR PROGRAMMA D'ANIMAZIONE
  • Prep & Landing: Naughty vs. Nice
  • The Silence of the Clamps ( episodio 8x05, Futurama )
  • The Looney Tunes Show (Episodio Double Date)
  • Moe Goes From Rags To Riches ( episodio 23x12, I Simpson )
MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA SERIE COMMEDIA
  • Chris McKenna per Remedial Chaos Theory ( episodio 3x04, Community )
  • Lena Dunham per Pilot ( episodio 1x01, Girls )
  • Louis C.K. per Pregnant ( episodio 2x01, Louie )
  • Amy Poehler per The Debate ( episodio 4x20, Parks and Recreation )
  • Michael Schur per Win, Lose, or Draw ( episodio 4x22, Parks and Recreation )
MIGLIOR REGIA PER UNA SERIE COMMEDIA
  • Robert B. Weide per Palestinian Chicken ( episodio 8x03, Curb your enthusiasm )
  • Lena Dunham per She Did ( episodio 1x10, Girls )
  • Louis C.K. per Duckling ( episodio 2x11, Louie )
  • Jason Winer per Segreti di famiglia ( episodio 3x16, Modern Family )
  • Steven Levitan per Baby on Board ( episodio 3x24, Modern Family )
  • Jake Kasdan per Jess ( episodio 1x01, New Girl )
MIGLIOR REGIA PER UNA SERIE DRAMMATICA
  • Timothy Van Patten per Episodio 12 ( episodio 2x12, Boardwalk Empire - L'impero del crimine )
  • Vince Gilligan per Face Off ( episodio 4x13, Breaking Bad )
  • Brian Percival per Episode 7 ( episodio 2x07, Downton Abbey )
  • Michael Cuesta per Eroe di guerra ( episodio 1x01, Homeland )
  • Phil Abraham per The Other Woman ( episodio 5x11, Mad Men )

La cerimonia di premiazione sarà il prossimo 23 settembre.

Lòisa

mercoledì 18 luglio 2012

La giuria del Festival di Venezia 2012

Sono stati resi noti i nomi di tutti i giurati della 69esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Il presidente di giuria sarà Michael Mann, gli altri membri scelti sono:

- Marina Abramovic, artista serba, Leone d'Oro nel 1997;
- l'attrice e modella Letitia Casta;
Peter Ho-Sun Chan, produttore e regista di Hong Kong;
- il regista e documentarista israeliano Ari Folman, autore di 'Valzer con Bashir';
- il regista italiano Matteo Garrone;
- Ursula Meier, regista franco-svizzera vincitrice dell'Orso d'argento a Berlino 2012 con 'Sister';
- l'attrice britannica Samantha Morton, due volte candidata all'Oscar;
- il regista e produttore argentino Pablo Trapero, passato alla Mostra nel '99 e nel 2004.

Per la sezione Orizzonti invece la giuria sarà composta da:

- la direttrice del Museo del Cinema di Amsterdam Sandra den Hamer;
- la video artista inglese di origini bengalesi Runa Islam;
- il produttore statunitense Jason Kliot;
- la regista e attrice libanese Nadine Labaki;
- il regista macedone Milcho Manchevski;
- uno dei maggiori autori del cinema iraniano Amir Naderi.

La giuria sarà presieduta da Pierfrancesco Favino.

Il Festival di Venezia si terrà dal 29 agosto all'8 settembre.


Frra

martedì 17 luglio 2012

Batman (1989) Club del Film

Mancano ancora 6 settimane all'uscita dell'ultima trasposizione cinematografica dedicata al caro BATMAN.
The Dark Knight Rises sarà infatti nelle nostre sale dal 29 agosto, e cosa fare nell'attesa se non guardare tutti i film a lui dedicato?!






Iniziamo questa settimana da uno sicuramente dei più belli, Batman firmato Burton!
Dark gotico, surreale, terribilmente delirante! L'impronta di Tim Burton aleggia in tutto il film grazie anche ad uno strepitoso Joker  (Jack Nicholson).

Trama:
Bruce Wayne (Keaton), miliardario orfano e scapolo, pattuglia di notte Gotham City, facendo il giustiziere solitario, dotato non di superpoteri, ma di supergadget. Il suo avversario più temibile è The Joker (Nicholson), dal volto deformato e dall'animo perverso. Tra i due c'è la bella fotoreporter Vicki Vale (Basinger). Stracolmo di citazioni e di omaggi (anche a Hugo Pratt), ricco di sequenze memorabili (il Flugelheim Museum devastato di Joker), cocktail di generi (poliziesco, horror, avventura, fantastico, commedia, fumetto), fondato sulla contrapposizione tra due mutanti che giocano la loro guerra privata, è un compendio dell'immaginario cinematografico degli anni '80. Oscar per la scenografia (Anton Furst). Scritto da Sam Hamm e Warren Skaaren. Fotografia: Roger Pratt. Notevoli le musiche di Danny Elfman e le canzoni di Prince. Più di 250 milioni di dollari d'incasso sul mercato nordamericano. Seguito da Batman-Il ritorno

Commentiamo insieme il film, qui, su la nostra pagina Facebook o direttamente nel Forum!

Buona visione!


sabato 14 luglio 2012

Daniel "Potter" Radcliffe nuovamente in un thriller soprannaturale

Daniel Radliffe dopo The Woman in Black (di cui è previsto anche un sequel) potrebbe tornare al genere thriller soprannaturale in "Horns" tratto dal libro di Joe Hill. Il film sarà diretto da regista horror Alexandre Aja Le Colline Hanno gli OcchiPiranha 3D ) su sceneggiatura firmata da Keith Bunin.
La trama ruota attorno al suo protagonista Ig Parrish, e i suoi particolari poteri. Parrish è un ragazzo di 26 anni coinvolto come primo sospettato nello stupro e omicidio della propria fidanzata. Al risveglio da una sbornia colossale si ritroverà con un paio di corna in testa cresciutegli nel cuore della notte. Queste corna gli conferiscono dei poteri particolari tra cui quello di far confessare alle persone tutti i loro peccati più indicibili. Sfrutterà il suo potere per trovare il vero colpevole dell'uccisione della fidanzata e dimostrare la sua innocenza...
Inizialmente al posto di Radcliffe si era pensato per la parte del protagonista a Shia La Beouf. Le riprese doverebbero iniziare questo autunno. 


Mr.Carrey

Chrisian Bale e Nicolas Cage saranno Tesla ed Edison ?


Christian Bale terminata la saga dell'uomo pipistrello, con il terzo capitolo in prossima uscita, è attualmente impegnato nelle riprese del nuovo film di Terrence Malik. In futuro potrebbe andare ad interpretare in "Ruler of the World" nient'altro che Nikola Tesla il famoso fisico che rivoluzionò l'elettricità e che per il suo eccentrico comportamento e i grossi debiti cadde in disgrazia morendo nel 1943 in totale povertà. Probabilmente ad affiancare Bale ci sarà proprio lui Nicolas Cage che vestirà i panni del noto inventore Thomas Edison. La regia probabilmente sarà affidata a Mike Newell, mentre la sceneggiatura è stata firmata da Vladimir Rajčić.
Il film uscirà nelle sale nel 2013.

Mr.Carrey

mercoledì 11 luglio 2012

Un nuovo Dracula per Eli Roth

A cinque anni dall'horror splatter 'Hostel: part II', Eli Roth è pronto a tornare dietro la macchina da presa con una storia che rientra nelle sue corde.

Per il regista americano è pronto 'Harker', un nuovo adattamento della storia del Conte Dracula incentrato sulla figura dell'avvocato Jonathan Harker.

Lo script è firmato da Lee Shipman e Brian McGreevy e sembra che la storia sia stata spostata in Inghilterra, con il giovane Harker sulle tracce di Dracula per conto di Scotland Yard.
Il primo nome a essere legato al progetto è quello di Russell Crowe a cui verrebbe affidato il ruolo del famigerato Conte Dracula.

Quest'autunno Eli Roth sarà impegnato nelle riprese dell'horror 'The Green Inferno', mentre Russell Crowe, che nella prossima stagione vedremo nel musical 'I Miserabili' e in 'Man Of Steel', è attualmente sul set del kolossal biblico di Aronofsky 'Noah'.

L'inizio delle riprese di 'Harker' è previsto per i primi mesi del 2013.


Frra

'Soul Surfer' (inedito al cinema) - la recensione


Bethany Hamilton è nata alle Hawaii ed è cresciuta fin da piccola a stretto contatto con l'oceano e le onde. Proprio in acqua tra le onde ha da sempre coltivato la passione per il surf, trasmessa dai genitori (Dennis Quaid ed Helen Hunt) e dai due fratelli maggiori.
A 13 anni Bet si prepara alle gare regionali; trovato lo sponsor, il suo sogno più grande, ovvero quello di diventare una surfista professionista, sembra prossimo ad avverarsi. Ma il destino, quando le cose sembrano andare per il verso giusto, si sà, gioca sempre dei gran brutti scherzi. Infatti una mattina, durante l'allenamento in vista delle gare, una tragedia darà una radicale battuta d'arresto ai sogni e alla felicità della talentuosa surfista. L'attacco di uno squalo le costerà un braccio. Salva praticamene per miracolo Bet capirà che la vita non è più quella di prima e sarà dura riuscire ad imparare ad accettarla. Gli ostacoli saranno tanti, ma la determinazione di Bett, la passione per il surf e l'amore della famiglia la aiuteranno a tornare sulla cresta dell'onda.

La reale trama di questo film ai tempi dell'uscita del primo trailer fu inspiegabilmente celata dietro le immagini edulcorate di quello che sembrava essere un mero teen movie sul surf uscito da Disney Channel. In realtà il film è un vero e proprio drammone, commovente e dall'alto tasso lacrimevole, per niente leggero e spensierato come chiunque avrebbe scommesso. 
E' un film sul coraggio, sulla determinazione, sul mai arrendersi di fronte ai grandi ostacoli della vita. E Bet è l'emblema di tutto ciò. Nei brutti momenti a volte bisogna imparare a guardare le cose da un'altra prospettiva per riuscire a trovarne un senso e uscirne a testa alta. "Soul Surfer" è quindi un film che punta al cuore dello spettatore in maniera efficace, carico di messaggi positivi e buoni sentimenti. Il tutto condito in salsa hollywoodiana, impacchettato come solo in america sanno fare. Alcuni storceranno il naso e rischieranno il diabete di fronte ad un eccessiva stucchevolezza, di fronte ad alcune frasi che suonano finte e studiate a tavolino. Altri, come il sottoscritto, invece riusciranno a chiudere un occhio consapevoli che la storia di Bethany Hamilton è vera più che mai (le immagini della reale Bet nei titoli di coda certificano la veridicità di gran parte delle situazioni del film). E' una consapevolezza che rafforza la vicenda raccontata. Chi è di questo avviso, durante la visione, riuscirà a mettere da parte i difetti e ad individuarne i pregi, che ci sono. Come la sequenza al cardiopalma dell'incidente, con un montaggio micidiale propulsore di angoscia e che mette in risalto la personalità di un regista apparentemente anonimo. O ancora l'ottima prova dell'intero cast, con una nota di merito alla bravissima protagonista AnnaSophia Robb, che già ai tempi di "Un Ponte di Terabithia" diede segnali di talento recitativo.
 In conclusione se il Surf è uno sport che vi fa impazzire (il mio giudizio è un pò di parte per questo, lo ammetto) e pensate che ogni tanto si senta il bisogno di questi film che mirano dritti al cuore, e che stranamente riescono ancora ad emozionare sebbene seguano da sempre gli stessi canoni e stereotipi di un registro classico ormai stra abusato, allora "Soul Surfer" fa per voi.

Voto: 7
Mr.Carrey


martedì 10 luglio 2012

Assassinio allo Specchio - Club del Film

Ultimo appuntamento per la rassegna di film gialli di Agatha Christie, questa settimana Assassinio allo Specchio, film del 1980 con Elizabeth Taylor, Angela Lansbury, Geraldine Chaplin, Rock Hudson, Tony Curtis e Kim Novak.

Trama:

L'attrice Marina Gregg torna a recitare dopo anni di assenza dallo schermo in un film diretto dal marito Jason Rudd. Durante le riprese, che hanno luogo a St. Mary Mead, avvengono due omicidi. L'Ispettore Craddock indaga aiutato dall'anziana zia, Miss Marple.

Potete commentare il film con noi quì, o direttamente sul Forum.

lunedì 9 luglio 2012

Michael Fassbender per Assassin's Creed?

La notizia arriva da Variety. L'adattamento cinematografico del videogame Assassin's Creed va avanti e la Ubisoft vorrebbe nientemeno che Michael Fassbender come protagonista.

In principio sembrava che la Ubisoft avrebbe prodotto il film insieme alla Sony ma l'accordo sarebbe saltato così la casa di videogame sta procedendo da sola, decisa a finanziare e produrre il film in modo indipendente.

Il nome di Fassbender è il primo della lista per la Ubisoft:
Michael è la nostra prima scelta. E' estremamente intelligente, impegnato, un attore di talento e molto versatile.
Per lui quindi sarebbe riservato il ruolo del protagonista Desmond Miles e potrebbe partecipare anche come co-produttore. Niente di confermato ma è inutile sottolineare l'importanza di scegliere un volto più che adatto per interpretare un personaggio così iconico. La Ubisoft sta lavorando per trovare un regista e uno sceneggiatore e forse una volta scelti i nomi potrebbero riaprire le trattative con una casa di produzione più grande.

La Ubisoft si sta muovendo per portare al cinema anche altri film tratti da videogames di successo, come Splinter Cell e Ghost Recon, e vorrebbero adattare Raving Rabbids per una serie tv animata.


Frra

'Scialla!' in dvd e blue-ray - la recensione

Il film mantiene le promesse del titolo. Gradevole commedia leggeremente malinconica che non vuole essere altro che una storia di generazioni a confronto con le loro problematiche e paure e che dallo "scontro" ne usciranno cambiati e migliori. I due protagonisti sono discretamente caratterizzati, lo sviluppo delle vicende è prevedibile,il ritmo buono. Il finale è un inno alla vita dove i personaggi stanno sereni e il pubblico pure. A risollevare dalla medietà della pellicola ci pensa un ottimo Fabrizio Bentivoglio che ci mette mestiere e classe invece l'esordiente Filippo Scicchitano è spontaneo e empatico nelle scene più leggere ma quando la scena esige un apporto drammatico maggiore si nota tutta l'inesperienza.

Le critiche entusiastiche ricevute al tempo della presentazioone al festival di Venezia sciallanza o meno rimangono esagerate.


Il film è in uscita in dvd potete recuperarlo o conservare i soldi per qualcosa di meglio. A voi la scelta.



Xander


domenica 8 luglio 2012

'Moneyball - L'Arte di Vincere' - la recensione

Candidato a sei premi Oscar tra cui miglior film e migliore attore protagonista, 'Moneyball - L'Arte di Vincere', uscito in Italia a fine gennaio, è stato uno dei titoli più importanti della passata stagione cinematografica.

Gli Oakland Athletics sono una squadra di baseball che dopo aver perso il post-season l'anno precedente si trova ad affrontare la nuova stagione con un budget molto ridotto e le tre stelle della squadra in partenza verso altri team più prestigiosi. Il general menager, ex giocatore mai esploso, Billy Beane e il suo stretto collaboratore Peter Brand decidono di ricostruire la squadra adottando una nuova linea sul mercato affidandosi cioè alle statistiche e non ai nomi dei giocatori. All'inizio l'esperimento non funziona affatto ma nella seconda parte della stagione porterà la squadra a battere il record di vittorie consecutive nella storia del campionato americano di baseball.

Si parla di sport ma come sempre dietro si nasconde altro perché niente come lo sport è metafora di vita, e soprattutto niente riesce a riscattarti come una vittoria sul campo. Il messaggio del film ci viene trasmesso dalla scommessa che il GM Billy Beane e il suo secondo fanno: puntare sul gruppo può portare più risultati rispetto al puntare sui singoli.

La sceneggiatura è stata scritta e riscritta e alla fine porta la firma di Alan Sorkin e Steve Zaillian - due nomi mica da niente -, scorre alla perfezione, liscia, pulita e senza intoppi, è calibrata e non enfatizza mai, e con lo sport era facile cadere in trucchetti da occhietto lucido. La regia è più che buona, classica, non ha bisogno di salti mortali per rendere la messa in scena. Tutto ruota attorno all'umanissimo personaggio di Billy Beane, magnificamente interpretato da un sempre più convincente Brad Pitt che impressiona per la sua presenza scenica e regala al personaggio una grande profondità, la sua storia passata è appena accennata nel film ma quello che si porta dentro il suo personaggio glilo si legge addosso. Pitt acquista sempre più esperienza grazie anche a delle scelte azzeccate, e nel modo di recitare comincia a ricordare Robert Redford, soprattutto in questo film. Fosse stato per me gli avrei dato l'Oscar senza pensarci. Accanto a Pitt un ottimo Jonah Hill in un ruolo decisamente più maturo delle commedie adolescenziali che ce l'hanno fatto conoscere. Un po' risicato il ruolo di P.Seymour Hoffman che comunque da sicurezza qualsiasi cosa faccia; solo una partecipazione per Robin Wright. Molto bella la colonna sonora.
E' un film sullo sport perciò chi non segue lo sport forse farà un po' di fatica ad avvicinarsi, a capire cosa c'è in ballo e a sentirsi partecipe. Si parla di baseball ma potrebbe essere qualsiasi sport, chi è tifoso vero, chi è solito vivere lo sport sulla pelle verrà trasportato al fianco di Billy Beane, sentirà il suo peso, la sua pressione, capirà il perché dei suoi comportamenti, perchè nello sport, in tutti gli sport, a volte succedono delle cose veramente straordinarie.

Un gran film, uno dei migliori del 2012. Personalmente mi è piaciuto moltissimo, capisco il successo e i riconoscimenti che ha avuto, se li merita tutti.
Per chi se l'è perso al cinema è recentemente uscito in dvd. Da non perdere.



Frra

'50 e 50' - la recensione

Joseph Gordon-Levitt un giovane vitale e impacciato, scopre per caso con un controllo medico di avere un tumore maligno alla spina dorsale e da qui inizia il graduale cambiamento di rapporti nella sua vita....




Bello, che dire, io e i film depressi andiamo a braccetto, ancor di più se sono ironici, questo lo è solo nella prima parte, poi si sprofonda insieme al protagonista nella depressione, ma è comunque tutto ben dosato, ci si ritrova perfettamente nei panni del protagonista!

Sempre bravissimo Joseph Gordon-Levitt e anche Seth Rogen e Anna Kendrick. Discretissima Angelica Huston nei panni della madre troppo soffocante.
Bryce Dallas Howard che sta troppo bene nelle parti della bastarda...gli fanno fare solo quello ma gli riesce proprio bene!

Regia lineare e discreto montaggio! Contornato tutto da una colonna sonora tipica dei film indipendenti!


Il film riesce a farti riflettere senza pretendere troppo dallo spettatore.



Il film è disponibile da qualche giorno in Dvd e Blu Ray! Fossi in voi lo recupererei!

'Millennium: Uomini che Odiano le Donne' - la recensione

Mikael Blomkvist (Daniel Craig), giornalista finanziario intenzionato a ristabilire la propria reputazione dopo essere stato condannato per diffamazione, viene assunto da uno degli industriali più potenti della Svezia, Henrik Vanger (il candidato all’Oscar Christopher Plummer), per scoprire la verità sulla scomparsa dell’amata nipote Harriet, avvenuta molti anni prima. Convinto che la ragazza sia stata uccisa da un membro della sua numerosa famiglia, Vanger spedisce il giornalista, ignaro di quanto sta per accadergli in un’isola sperduta tra i ghiacci della costa svedese.
Frattanto, Lisbeth Salander (Rooney Mara), una hacker punk particolare ma piena di risorse della Milton Security, viene assunta per fare delle ricerche su Blomkvist, e si ritrova per caso a indagare con Mikael sulla scomparsa di Harriet Vanger.
I dovuti confronti con la trasposizione svedese sono innegabilmente necessari per poter commentare il nuovo film di Fincher.
Parto subito col dire che questo remake americano del romanzo di Steg Larsson "Uomini che odiano le donne" stravince in quasi tutti i fronti. La debolezza del predecessore diretto da Niels Arden Oplev stava nel fatto che aveva uno stampo fin troppo televisivo, con questo la differenza di una mano più professionale e curata si percepisce tutta. E' un film più cinematografico.
Fincher sa fare il suo mestiere alla grande e soprattutto sa come muoversi in questo genere e con queste tematiche tra le mani.
Se il film svedese era qualcosa di più immediato e semplice, simile ad una produzione televisiva, il film di Fincher ha un tocco più "autoriale", il regista si prende i suoi tempi nella messa in scena e ciò gli permette di andare ad indagare più a fondo sviscerando l'indagine in tutti i suoi aspetti e dettagli, rendendo la narrazione si più lenta e complessa da seguire ma per questo anche maggiormente appagante e fedele al romanzo.
Lisbeth Salander era interpretata da una grandiosa Noomi Rapace, Oplev eseguì sul presonaggio un trattamento quasi da supereroina dei fumetti come se l'intento di partenza fosse quello di rendere la (già famosa) hacker una figura cult del cinema. Fincher riserva per lei un trattamento ben differente, è più umana, meno protagonista, non cerca di mitizzare la sua protagonista preferisce magari concentrarsi su altri aspetti della narrazione, nel caratterizzare i personaggi di contorno (ottimo Skarsgard) o ancor meglio sul legame tra Salander e Blomkvist che su Salander in se. Lisbeth Salander è una delle figure più complesse e affascinanti dell’immaginario collettivo contemporaneo, contraddittoria, rude e apparentemente anaffettiva, la cui emotività troppo a lungo calpestata e stata sepolta a fondo nel proprio animo e a fatica riaffiora di tanto in tanto. È qui la grande intuizione di Fincher e lo sceneggiatore Zaillan ovvero di rendere Lisbeth un personaggio profondamente umano, riportandolo sullo schermo in tutte le sue sfaccettature minuto e aggressivo, feroce e spaventato, ricercatrice impeccabile e hacker geniale, in grado di tenere sotto controllo tutto tranne quei sentimenti. Sono caratteristiche difficili da cogliere forse ad una prima visione, perchè ad esplicarle non sono parole, dialoghi ma più che altro gesti, azioni ed espressioni. Rooney Mara incarna magneticamente Lisbeth, , si fa guidare dalla mano saggia del suo regista, si spoglia completamente (in tutti i sensi) di fronte alla macchina da presa, è disposta a tutto, si fida.
Alcuni hanno accusato Fincher di aver messo in scena le situazioni più disturbanti e violente del libro in maniera gratuita, non mi ha dato questa impressione francamente. Fincher sa catturare, sa dove mettere la macchina da presa, cosa farci vedere e come farcelo vedere.
L'unica pecca è qualche dilungarsi di troppo soprattutto nel lungo epilogo che perde un minimo di tono.
Sul profilo tecnico tutto il pacchetto e impeccabile. La fotografia cupa si fonde aslla perfezione con gli ambieniti interni ed esterni, con i magnifici paesaggi immersi nel candore del gelo svedese. Il montaggio offre sempre delle sorprese ed è stilisticamente inebriante. Le musiche di Trent Reznor non sono forse sufficentemente presenti o almeno non quanto mi aspettassi, ma quando ci sono si fanno sentire eccome.
Non è il miglior film di Fincher sia chiaro, Seven e The Social Network sono meglio, Fight Club sta su un altro pianeta ma è pur sempre grande cinema, cinema con la "C" maiuscola e in grassetto.
Si può imputare a Fincher a delle volte un eccessiva freddezza e distacco, ma questo è il suo modo di fare cinema, ci ha abituati fin da sempre, quindi mi sento stupido a farlo notare, perchè se Fincher lo conoscete il film non vi deluderà, garantito.


Voto: 8


Ps. I titoli di testa con la cover e il videoclip di Immigrant Song valgono da soli il prezzo del biglietto.
Ps.2 Il film stipula forse il record di maggior numero di sigarette accese.


Mr.Carrey

Il Trailer di "L'Orlo Argenteo delle Nuvole" di David O. Russell


Le nuove promesse di Hollywood Bradley Cooper e Jennifer Lawrence, giovani, belli e un po' schizzati, ci danno il benvenuto nel primo trailer de L'orlo argenteo delle nuvole, una delle pellicole più attese e promettenti della stagione cinematografica. Nel film Cooper interpreta un ex insegnante appena dimesso da un istituto per malattie mentali che, dopo essere tornato a vivere con i genitori (i rassegnati Robert De Niro e Jacki Weaver), intreccia una relazione con una altrettanto particolare vicina di casa. Il trailer, suggestivo e condito di dialoghi brillanti, promette bene mostrando due attori in piena forma che si fronteggiano a colpi di battute fulminanti. A dirigere la pellicole, tratta dal romanzo di Matthew Quick, il regista di "The Fighter" David O. Russell.
La commedia, potenziale protagonista dei prossimi oscar, uscirà nelle sale americane il 21 Novembre 2012.

Mr.Carrey

"The Dark Knight Rises" featurette di 13 minuti

Un'eccitante backstage di ben 13 minuti è apparso online questa notte e non fa che aumentare l'attesa nei confronti dell'ultimo capitolo della trilogia nolaniana sull'uomo pipistrello.Inoltre sono apparse online le prime impressioni sul film che questi giorni sta venendo mostrato alla stampa americana in occasione delle conferenze di presentazione che si terranno i prossimi giorni. Inutile dire che il film è stato accolto con una vera e propria standing ovation e le critiche sono entusiastiche.
Noi potremo ammirare The Dark Knight Rises il 29 Agosto 2012.

Mr.Carrey

sabato 7 luglio 2012

'Rock of Ages' - la recensione

Film del 2012 diretto da Adam Shankman
Siamo nel 1987, dove il Bourbon Club è l'ultimo ritrovo per gli amanti del rock! Il proprietario del locale Dennis Dupree (Alec Baldwin) ed il suo socio Lonnie (Russell Brand) ha però problemi a mantenere il locale come una volta, quindi decide di ingaggiare per una sera la star del rock Stacee Jaxx (Tom Cruise), sperando di attirare il pubblico e poter risolvere i problemi finanziari.
Intanto Sherry (Julianne Hough), una ragazza trasferitasi per poter far carriera come cantante, trova lavoro al locale grazie a Drew (Diego Boneta), ragazzo conosciuto "per caso" proprio fuori al Bourbon Club, tra i due s'intuisce subito che ci sarà qualcosa.

Il film parte in modo un pò banale, la classica ragazza di provincia che per poter "sfondare" nel mondo della musica, decide di trasferirsi a Los Angeles. Incontra il "ragazzo perfetto" che le trova subito un lavoro al Bourbon Club, ecc, ecc... sembrava che il film stesse prendendo una brutta direzione, ma ecco che escono fuori i VERI personaggi del film, Alec Baldwin, Russell Brand, Catherine Zeta-Jones e... Tom Cruise!

Perchè è lui il vero protagonista del film, tornato in grandissima forma dopo un periodo (a parer mio) non molto fruttuoso a livello cinematografico, quà si fa perdonare per tutto! Ottima interpretazione, molto carismatico, ma sopratutto che voce!
Poi lo sviluppo della sua storia è quello che più interessa a chi guarda il film, sopratutto per il personaggio "duro e tormentato" che è Stacee Jaxx.

Ovviamente senza togliere nulla agli altri, perchè a parte i due protagonisti, che non mi sono piaciuti tantissimo, gli altri attori hanno confermato il loro valore, anche Bryan Cranston, nonostante la piccola parte, e il fantastico Paul Giamatti, che ormai riesce a tirare fuori un ottimo personaggio in ogni suo film. Ottimo cameo di Mary J. Blige.

La scelta delle canzoni poi è stata perfetta, e anche per come sono state coreografate, mi viene in mente "Hit me with your best shot" (Catherine Zeta-Jones), "I wanna Rock" (Diego Boneta), "Can't fight this feeling" (Tom Cruise e Russell Brand) e "Wanted dead or Alive" (Tom Cruise). Che vi consiglio di ascoltare!

Lòisa

'Le Paludi della Morte' - la recensione

Presentato all'ultima Mostra di Venezia e finito nel dimenticatoio, è uscito il 15 giugno in Italia 'Le Paludi della Morte - Texas Killing Fields' di Ami Canaan Mann.

Tratto da fatti realmente accaduti a Texas City, il film segue le indagini su dei serial killer che uccidono giovani ragazze e poi lasciano i corpi abbandonati per la strada, di solito vicino alle paludi dette "killing fields", un luogo maledetto in cui, leggenda vuole, anche gli indiani che vivevano lì vicino sono impazziti per poi diventare cannibali.

Dietro la macchina da presa c'è una regista con un cognome molto pesante, Ami Canaan Mann, figlia del grande Michael Mann. E l'occhio l'ha ereditato sicuramente dal padre. Molte inquadrature in questo film gridano "Mann! Mann!", sono un marchio di fabbrica evidentemente ma questo non è un demerito, la regia del film è più che buona. Buono l'uso delle musiche.
Il cast pur non avendo nomi di grido è ben assemblato e ben calibrato, ogni personaggio ha la faccia giusta per la parte. Jeffrey Dean Morgan ha un'ottima presenza scenica grazie anche ad una fisicità importante. Sam Worthington si sta impegnando per togliersi di dosso Avatar. C'è anche Jessica Chastain, in uno dei tanti film che ha fatto nel 2011, la cosa che va sottolineata è che ha interpretato tanti ruoli molto diversi tra loro e in tutti, commedia, dramma o "mistico", è stata convincente, è un'attrice completa, e qui è credibile anche quando deve menar le mani. E infine Chloe Moretz, in un ruolo da emarginata con una famiglia disastrata alle spalle, poche battute da dire ma grande incisività, regge benissimo il primo piano. Se continua così diventerà una grande attrice.

'Texas Killing Field' è un buon film ma ha un problema serio, cioè che lascia molti punti in sospeso e non approfondisce degli aspetti della storia o dei personaggi che invece meritavano un minimo di spessore in più. Alla fine ti lascia con un po' di senso di incompiuto. Mentre regia e recitazione tengono su la baracca, la sceneggiatura non fa sempre il suo dovere, non riesce a reggere sempre la tensione e il mistero fino alla fine, necessari in un film come questo. Peccato perché l'atmosfera, gli omicidi, le paludi, e gli scontri fra gli attori sono ben fatti, ma il film meritava forse una mano più esperta nella sceneggiatura.

Merita una visione comunque.


Frra